Ieri l’incontro al Vaticano di Emmanuel Macron con il Pontefice. 30 deputati USA hanno chiesto a Biden un cambio di strategia per l'Ucraina
Mosca ha accolto positivamente la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di includere Papa Francesco e le autorità statunitensi nei colloqui per la soluzione della situazione in Ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta la Tass. Ieri Macron ha chiesto al Papa di telefonare al presidente russo, Vladimir Putin, al patriarca ortodosso russo Kirill e al presidente americano, Joe Biden, per "favorire il processo di pace" in Ucraina. Diverso il giudizio sulla posizione di Washington sui piani di Kiev di utilizzare una bomba sporca, giudicato dalla Russia "inaccettabile data la gravità di tale minaccia", ha commentato Peskov.
Nel frattempo, sempre oggi, oltre due dozzine di deputati liberal della Camera hanno chiesto al presidente americano Joe Biden di cambiare rotta nella sua strategia per l'Ucraina e perseguire la diplomazia diretta con la Russia per porre fine al conflitto, come riporta la Cnn spiegando che nella lettera i 30 firmatari hanno elogiato gli sforzi di Biden per sostenere l'Ucraina evitando il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti sul campo ma suggeriscono un tentativo più energico di porre fine alla guerra attraverso la diplomazia, dicendo che è necessario prevenire un conflitto lungo e faticoso. Sempre negli Stati Uniti, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha detto che il Paese sosterrà l'Ucraina ma non entrerà in guerra. "Saremo a fianco dell'Ucraina" ma come ha più volte detto il presidente Joe Biden gli Stati Uniti "non entreranno in guerra. La cosa più importante che possiamo fare è offrire sostegno" in modo che Kiev possa sedersi a un eventuale tavolo delle trattative in una posizione di forza. "Non c'è nessun cambio nella posizione americana - ha aggiunto Price -. Il presidente è stato chiaro: non entreremo, e non cercheremo di entrare in guerra con la Russia".
Mosca: “Non intendiamo utilizzare armi nucleari”
"Sullo sfondo della campagna di propaganda anti-russa condotta dai paesi occidentali, vorremmo sottolineare che la Federazione Russa non intendeva e non intende utilizzare armi nucleari in Ucraina. Né la leadership del nostro paese né il Ministero della difesa hanno parlato della possibilità di utilizzare tali armi". E' quanto scritto in una lettera del Rappresentante permanente di Mosca all'Onu, Vasily Nebenzia, al Segretario generale Antonio Guterres. Lo riporta Ria Novosti specificando di aver potuto visionare il documento.
Sempre Nebenzia ha detto che “considererà l'uso di una 'bomba sporca' da parte del regime di Kiev", se ciò dovesse accadere, "come un atto di terrorismo nucleare".
Banca Mondiale eroga 500 milioni di dollari per l'Ucraina
La Banca Mondiale ha dichiarato lunedì di aver erogato altri 500 milioni di dollari per aiutare l'Ucraina a soddisfare le esigenze di spesa urgenti create dall'invasione russa del 24 febbraio e dalla guerra in corso. Il finanziamento della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, il principale braccio di prestito della banca, è stato sostenuto da $ 500 milioni di garanzie sui prestiti dalla Gran Bretagna che sono state annunciate il 30 settembre, ha affermato la banca.
Onu: "Morti 6.374 civili, feriti almeno 9.776"
Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, citata dal Kyiv Independent, al 23 ottobre durante l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia sono rimasti uccisi almeno 6.374 civili e ferite almeno 9.776 persone. In tutto sarebbero 16.150 le persone colpite durante i raid. L'agenzia osserva che le cifre effettive potrebbero essere considerevolmente più alte.
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