La Nato prepara le esercitazioni per la guerra atomica mentre l’Ucraina prepara l’offensiva a sud con l’aiuto di Usa e Gran Bretagna
Cresce ancora la tensione tra le cancellerie occidentali ed il Cremlino. Il capo della politica estera dell’Unione Europea Joseph Borrell ha avvertito oggi Mosca che le sue forze sarebbero state “annientate” dalla risposta militare occidentale se il presidente Vladimir Putin avesse usato armi nucleari contro l’Ucraina.
"Deve essere chiaro che qualsiasi attacco nucleare contro l'Ucraina creerà una risposta. Non una risposta nucleare, ma una risposta così potente da parte militare che l'esercito russo sarebbe annientato", ha affermato in un discorso all’Accademia diplomatica europea a Bruges. Borrell ha poi ripreso gli ammonimenti di Vladimir Putin sul fatto che la Russia non stava bluffando e avrebbe usato tutti i mezzi a sua disposizione per difendere il suo territorio: “Putin sta dicendo che non sta bluffando. Ebbene, non può permettersi di bluffare, e deve essere chiaro che le persone che sostengono l'Ucraina, l'Unione Europea e gli Stati membri, così come gli Stati Uniti e la Nato non stanno nemmeno bluffando”, ha risposto il capo della politica UE, alzando il tono dello scontro. Un’escalation di invettive preceduta, nelle ultime settimane, dall’offensiva ucraina su Kharkiv, dai referendum per le regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e dall’attacco terroristico perpetrato da Kiev sul ponte di Crimea.
Una situazione che non potrebbe essere più tesa, mentre le Nato, come annunciato dalla Casa Bianca, prepara esercitazioni nucleari a 600 miglia dalla Federazione Russa.
Programmate le esercitazioni nucleari della Nato
Lunedì o martedì avrà infatti inizio l’esercitazione di routine "Steadfast Noon" che coinvolgerà 14 paesi, tra cui ovviamente anche l’Italia, dove opereranno jet in grado di trasportare testate nucleari ma senza utilizzare davvero alcun ordigno. Nel nostro paese, alle basi di Aviano e Ghedi, due bombe nucleari tattiche verranno tolte dagli scrigni corazzati; avieri americani ripeteranno le procedure di attivazione delle testate, prima di aver formalizzato la consegna ai militari italiani. Pochi minuti dopo una coppia di caccia Tornado dell'Aeronautica decollerà dalle basi simulando un'incursione per sganciare quelle armi atomiche. In sostanza tutto il dispositivo nucleare tattico della Nato in Europa si mobiliterà come se fosse arrivato il giorno dell'Armageddon. Un’eventualità, che, seppur già programmata, rappresenta un'ulteriore sfida al Cremlino in un clima già fin troppo rovente dal punto di vista bellico.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, alla domanda se non sarebbe meglio rinviare le grandi manovre e raffreddare il confronto con la Russia, ha tuttavia risposto in modo perentorio. "Sarebbe un messaggio completamente sbagliato. Dobbiamo capire che la solida coesione dell'Alleanza e la nostra forza militare sono il modo migliore di prevenire un'escalation. Se adesso creassimo il terreno per qualsiasi fraintendimento o errore di calcolo a Mosca sulla nostra volontà di proteggere gli alleati, aumenteremmo il pericolo di un'escalation e questa è l'ultima cosa da fare", ha affermato.
L’Ucraina prepara una controffensiva con l’aiuto di Stati Uniti e Gran Bretagna
Come ammesso nella giornata di ieri dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, Kiev sta preparando una controffensiva nell'Ucraina meridionale insieme a Stati Uniti e Gran Bretagna.
"Vi dirò francamente che in stretta collaborazione con i nostri partner, principalmente con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, stavamo preparando un'operazione di controffensiva nel sud", ha affermato Kuleba sul suo canale Telegram. Ha anche sostenuto che gli Stati Uniti dovrebbero superare la "barriera psicologica" e iniziare a fornire all'Ucraina sistemi di difesa aerea e carri armati Abrams, "anche alcuni vecchi, siamo pronti ad accettarli", ha affermato il diplomatico. Secondo l’intelligence britannica, dopo essersi ritirate a circa 20 km a nord del settore di Kherson all'inizio di ottobre, le forze russe stanno probabilmente tentando di consolidare una nuova linea del fronte a ovest del villaggio di Mylove e pesanti combattimenti continuano su questa linea, specialmente all'estremità occidentale. "Negli ultimi giorni, le autorità di occupazione russe hanno probabilmente ordinato la preparazione per l'evacuazione di alcuni civili da Kherson", aggiunge il rapporto. "È probabile che prevedano combattimenti che si estendono alla stessa città di Kherson".
Continuano gli attacchi missilistici alle infrastrutture strategiche dell’Ucraina
Nella giornata di ieri le sirene da allarme aereo sono suonate in tutta l’Ucraina; pochi minuti dopo si sono registrati bombardamenti a Kiev, Lvov, Rivne, Volyn, Odessa, Nikolaev, Vinnitsa, Ternopil. Il quotidiano Readovka riporta che una centrale termica è in fiamme nella regione di Leopoli e che altri missili lanciati su obiettivi a 40 chilometri dal confine rumeno potrebbero aver colpito gli scali ferroviari allo scopo di interrompere la fornitura di armi occidentali provenienti dalla Romania.
Secondo la rivista “Strana”, dopo le esplosioni in alcuni distretti di Kharkiv, sono iniziati i problemi di alimentazione elettrica, mentre al Ladyzhynska TPP nella regione ucraina di Vinnitsa, sono stati segnalati danni alle apparecchiature elettriche. Una delle più grandi società minerarie in Ucraina, Ferrexpo, è stata costretta ad interrompere la produzione a causa di interruzioni di corrente.
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