Josep Borrell: "La guerra è entrata in una nuova fase, una fase pericolosa”. Gli Stati Uniti spingono Kiev ad una battaglia decisiva a Sud

Lo scontro tra superpotenze in Ucraina ha acquisito una nuova forma di pericolosità mai raggiunta in precedenza. Nella giornata di ieri il presidente russo Vladimir Putin ha emanato un decreto che inserisce formalmente la centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP) nella lista degli asset federali della Russia.
Un provvedimento che si accompagna alla ratifica da parte del leader del Cremlino dei risultati referendari a favore dell'annessione a Mosca, nelle regioni della Repubblica popolare di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
"Al Governo della Federazione Russa: a) assicurare l'accettazione nella proprietà federale degli oggetti d'uso dell'energia atomica della centrale nucleare di Zaporizhzhia e di altri beni necessari per l'attuazione delle sue attività; b) adottare misure volte a la creazione dell'impresa unitaria dello stato federale " Zaporizhzhia NPP" al fine di garantire la sicurezza degli impianti che utilizzano l'energia atomica presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia", si legge nel decreto, che riporta inoltre come i permessi (licenze) rilasciati prima del 30 settembre 2022, relativi al funzionamento della ZNPP, continuano ad essere validi fino al ricevimento di documenti simili in conformità con le leggi russe.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, disponendo di sei unità di potenza dalla capacità complessiva di un gigawatt, è la centrale nucleare più grande d’Europa. Da marzo, è sotto la protezione dell'esercito russo ed è stata costantemente bombardata dall’esercito ucraino assieme alla vicina città di Energodar.
L’ultimo bombardamento contro la città da parte di Kiev è avvenuto ieri, utilizzando obici da 155 mm e droni da combattimento. "Le forze armate ucraine hanno aperto il fuoco dell'artiglieria sulla costa vicino a Energodar. Le riprese vengono effettuate dal lato opposto del Dnepr utilizzando l'artiglieria americana dell'obice da 155 mm. Inoltre, è stato riferito che i militanti stanno utilizzando droni con ordigni esplosivi improvvisati", ha riportato il canale Telegram dell’amministrazione regionale.
Attacchi che acquisiscono un nuovo tenore nello scontro in atto, in quanto ad essere colpito ora è il territorio della Federazione Russa e, come ricordato dal ministro degli esteri Sergey Lavrov, ad esso si applicano tutte le leggi, le dottrine della nazione, compresa quella nucleare che ne prevede l’uso in caso di attacchi convenzionali che minino l’integrità territoriale dello Stato.
"La guerra è entrata in una nuova fase, ma una fase pericolosa”, ha affermato nel merito l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell, delineando un conflitto in atto che si è trasformato in una “guerra tradizionale contro una potenza nucleare”.
È uno scenario preoccupante -  ha continuato Borrell - dobbiamo mostrare che continueremo a sostenere l'Ucraina. La Russia continua ad avere superiorità di fuoco e di effettivi. Ora avremo una politica estera chiara verso l'Ucraina, mentre prima era sussidiaria alla nostra politica verso la Russia perché dipendenti dall'energia russa".

Gli Stati Uniti spingono Kiev ad una battaglia decisiva a sud
Come riportato dal Financial Times, gli Stati Uniti stanno spingendo l’Ucraina ad intraprendere una battaglia decisiva a sud, nella regione di Kherson, prima dell’arrivo dell’inverno, se vogliono privare la Russia dell’opportunità di consolidare il proprio potere nella regione.
"Sarà un vero disastro a lungo termine per l'Ucraina se la Russia interromperà l'accesso alle risorse idriche da Mariupol a Odessa. La linfa vitale dell'Ucraina è l'accesso a Odessa, quindi è importante che prendano una posizione offensiva nel sud, e non solo difensivo", ha affermato Chris Murphy, della commissione per le relazioni estere del Senato.
Il quotidiano ha anche citato funzionari statunitensi che hanno posto l’accento sull’urgenza che le forze ucraine riconquistassero il sud, appunto, prima dell'inverno in quanto il terreno diverrà presto estremamente fangoso. In queste condizioni il movimento delle truppe di entrambe le parti diverrà estremamente difficoltoso costringendole a rimanere sulle rispettive posizioni. Il fango offrirebbe in sostanza un vantaggio a coloro che difendono il territorio, dunque alle truppe di Mosca.
Sostenuta con le armi occidentali, contro un contingente russo senza armi e in inferiorità numerica, l'Ucraina ha fatto progressi costanti nel sud e nell'est lungo la linea del fronte di 1.000 km, mentre giura di reclamare tutta la terra ora occupata dalla Russia. Kirill Stremousov, nominato mercoledì dal presidente Vladimir Putin come governatore ad interim della Russia nella regione di Kherson, come riportato da Ria Novosti, ha affermato che le truppe di Mosca nell'area si stanno “riorganizzando per riunire le forze e contrattaccare”.

Gli ultimi avanzamenti su Kherson
Nelle ultime ore le forze armate della Federazione Russa si sono ritirate dal settore Krivoy Rog, mentre Kiev ha concentrato le forze su Aleksandrovsky, Posad-Pokrovsky e Snigirevsky. Fonti di Mosca riferiscono che il comando della 59a brigata separata di fanteria motorizzata delle Forze armate ucraine ha tentato un’offensiva verso Ternovye Pody nella mattinata di ieri, a cui hanno preso parte due carri armati e diversi gruppi d'attacco su veicoli blindati. Durante l’attacco, unità delle forze armate russe hanno colpito le formazioni in avanzamento delle forze armate ucraine, impedendo loro di avanzare fino alla periferia dell'insediamento.

Kiev tenta lo sfondamento anche nella Repubblica popolare di Donetsk
La direzione più difficile al momento è Krasnolimanskoe. Dopo i ben noti eventi, le nostre unità stanno costruendo una linea di fortificazione nell'area dell'insediamento di Kremennaya. E la situazione al momento può essere definita stabilizzante", ha affermato il capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin al canale televisivo Rossiya-1.
Sabato scorso, il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, Igor Konashenkov, ha riferito che a causa della minaccia di accerchiamento, le truppe sono state ritirate da Krasny Liman nella DPR, arretrando su linee più vantaggiose. Ha anche riportato che le forze armate russe hanno distrutto più di 200 militari ucraini nella direzione di Krasnoliman, ma il nemico ha portato riserve e ha continuato l'offensiva, avendo una significativa superiorità in termini di forze e mezzi.

Foto: it.depositphotos.com

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