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Intanto le truppe ucraine avanzano verso Kherson. Sul grano Lavrov assicura continuità negli impegni presi
Continuano i bombardamenti nel sud dell’Ucraina. Due persone sono rimaste uccise e cinque ferite in un attacco sferrato dalle forze russe sulla città di Mykolaiv, stando a responsabili locali citati da Ukrinform. In un post pubblicato su Telegram e citato dalla stessa agenzia ucraina, la responsabile del consiglio regionale di Mykolaiv, Hanna Zamazieieva, afferma che nella serata di ieri sono continuati i bombardamenti sulla regione, con "quattro missili Kalibr contro Korabelnyi, un distretto di Mykolaiv. Edifici residenziali sono stati danneggiati e alcune persone sono state ferite. Nella notte è stata colpita una parte della città e le informazioni sulle vittime sono in fase di verifica". Mentre in un altro attacco - che ha colpito le comunità di Halytsynove, Shyroke e Bereznehuvate - due persone sarebbero rimaste uccise, sempre secondo Zamazieieva, che inoltre conta cinque feriti negli attacchi nella regione nelle scorse 24 ore, tra cui un bambino. 
Nel frattempo le truppe ucraine stanno progressivamente avanzando verso Kherson, regione
sudorientale ucraina sotto il controllo russo dall'inizio dell'invasione, come assicura il presidente ucraino, Volodimir Zelensky. "Gli invasori stanno cercando di controllare l'area. Ma l'esercito ucraino sta avanzando tappa dopo tappa nella regione", ha detto il presidente in un videomessaggio
 
Gli impegni per il grano
Rispetto agli accordi per la spedizione dei cereali raggiunto venerdì, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha detto che la Russia “manterrà i suoi impegni sull'export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca”.
Lavrov si è recato oggi a Il Cairo per i colloqui con la Lega Araba.
"Non abbiamo pregiudizi riguardo ad una ripresa di colloqui con Kiev su un ampio spettro di temi che vadano oltre il grano, dipende dagli ucraini”, ha detto il ministro russo. La marina russa e quella turca garantiranno la sicurezza delle navi col grano nel Mar Nero sottolinea Lavrov. Il ministro russo è stato ricevuto oggi nella Capitale egiziana dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, ha pubblicato su Telegram immagini dell'incontro fra i due, ha scritto la Tass, che dà anche conto dell'incontro successivo fra Lavrov e il suo omologo egiziano Sameh Shoukry, tenutosi in un formato esteso anche alle delegazioni. Dall'Egitto per il capo della diplomazia russa parte un tour africano, fino al 28 luglio, che lo vedrà anche in Uganda, Etiopia e Repubblica del Congo.
L'Occidente deve rimuovere gli ostacoli che ha posto alle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi, se vuole risolvere la crisi alimentare, ha detto Lavrov al termine dei colloqui con il suo omologo egiziano. "Per quanto riguarda il cibo, i nostri colleghi occidentali sono molto preoccupati per questa situazione. Devono rimuovere gli ostacoli che si sono creati da soli", ha spiegato Lavrov sottolineando che, anche se non sono state imposte sanzioni contro generi alimentari e fertilizzanti russi, "sono state imposte sanzioni contro le aziende che assicurano le forniture alimentari, contro le aziende che assicurano i pagamenti per il cibo".
Sempre Lavrov ha spiegato che sarà una terza parte a garantire la sicurezza delle navi che trasportano il grano ucraino insieme alla Russia e alla Turchia. "Siamo riusciti a raggiungere un accordo a Istanbul: l'Ucraina sminerà i porti e lascerà che le navi prendano il mare, mentre Russia, Turchia e un'altra parte, che sarà determinata in seguito, scorteranno le navi verso il Bosforo", ha doichiarato il ministro russo.
Kiev intanto assicura che "continueranno i preparativi tecnici per l'avvio delle esportazioni di prodotti agricoli dai nostri porti" nonostante gli attacchi, ha detto Facebook è il ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, che venerdì ha firmato gli accordi a Istanbul per lo sblocco del grano dai porti ucraini.
 
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