Un piano congiunto per il rafforzamento di una strategia di deterrenza nucleare comune, che potrebbe comportare tra le altre cose la partecipazione di bombardieri strategici alle esercitazioni congiunte tra le forze armate. E' questo il progetto a cui stanno lavorando Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud. A scriverlo è il quotidiano "Nikkei", secondo cui Seul e Tokyo hanno espresso la loro disponibilità a riprendere i colloqui in merito alla "deterrenza estesa" durante la recente visita del presidente Usa Joe Biden. La Corea del Sud, in particolare, ha acconsentito a ripristinare il Gruppo consultivo per la strategia di deterrenza estesa, inattivo da gennaio 2018.
Il Giappone, invece, si sarebbe detto disponibile a condurre consultazioni a livello di gabinetti. La deterrenza estesa comporterebbe di fatto la possibilità per gli Stati Uniti di far ricorso al proprio arsenale nucleare in difesa dei due alleati asiatici.
La rinnovata centralità della deterrenza nucleare deriva da un senso di crescente squilibrio nell'ecosistema della sicurezza regionale asiatica: secondo il dipartimento della Difesa Usa, la Cina intende dotarsi entro il 2030 di un arsenale di almeno mille testate nucleari veicolabili, cinque volte l'arsenale di cui Pechino disponeva nel 2020. Gli Usa si aspettano inoltre che la Corea del Nord conduca nel prossimo futuro il suo settimo test nucleare.
Foto: it.depositphotos.com
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