Sei navi della marina militare britannica e 2 mila militari si sono uniti ad altre navi e truppe di altri Paesi Nato nell'esercitazione "Cold Response" al largo delle coste della Norvegia. A rivelarlo è il quotidiano "The Times". Parliamo della più grande esercitazione nel Mare artico degli ultimi tre decenni, organizzata anche a causa delle preoccupazioni provocate dall'aumento della presenza militare russa nella zona. La portaerei britannica Prince of Wales, che attualmente serve come nave comando della Nato, insieme a due navi da sbarco anfibie e un sottomarino a propulsione nucleare stanno prendendo parte all'esercitazione, che vedrà 30 mila truppe di 27 nazioni operare insieme. La pianificazione dell'esercitazione è iniziata nel dicembre del 2020 e si tratta di manovre militari di routine che si svolgono ogni due anni. Questa volta, tuttavia, l'esercitazione asseconda i timori della comunità internazionale, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe utilizzare l'invasione dell'Ucraina come scusa per estendere le rivendicazioni territoriali nella regione artica. "L'Artico sta diventando un'area di crescente competizione militare e la sicurezza della regione è direttamente collegata alla nostra sicurezza nazionale", ha affermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, commentando le manovre militari in corso in Norvegia.
Foto: it.depositphotos.com
ARTICOLI CORRELATI
Manifestazione per la pace a Roma. Oltre 20mila persone per dire: ''No guerre'
''L'Italia aumenta spese militari e diventa complice di politiche guerrafondaie''
L'Italia è in guerra
di Giorgio Bongiovanni
La Marina britannica partecipa a esercitazioni Nato in Norvegia
- Dettagli
- AMDuemila