Un oro olimpico nella ginnastica ritmica, poi il successo come modella, attrice in Giappone e persino membro della Duma, il parlamento russo: ma più di tutto è la presunta compagna del Presidente russo Vladimir Putin. Nata 38 anni fa a Tashkent, capitale dell'Uzbekistan Alina Kabaeva ha rilasciato dichiarazioni durissime in merito all’esclusione della Russia dal Comitato Olimpico Internazionale: “Ucraini nazisti” chiosa Alina aggiungendo, “credo che non ci sia mai stata una pagina più vergognosa nella storia dello sport mondiale”, spiega nelle sue dure dichiarazioni alla Tass. E rincara, a proposito del bando degli sportivi: “Non si sono preoccupati e non hanno rimosso dalla competizione nessun paese che ha partecipato alla distruzione di centinaia di migliaia di civili in Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria”. Aggiunge che invece “i funzionari sportivi si sono arrabbiati molto quando la Russia ha deciso di proteggere il Donbass e Lugansk da nazisti”.
Kabaeva, che ancora alle Olimpiadi di Sochi nel 2014 portava la fiaccola nella cerimonia inaugurale, ha rievocato anche il caso dell’esclusione della Russia per doping dalle Olimpiadi del 2019 come prova della persecuzione. Ci sarebbe per lei, dietro questa decisione per la durata di quattro anni, la volontà di “umiliare i russi”. Alla Duma di Stato dal 2007 al 2014 Alina rappresentava il partito Russia Unita. Ed è una delle donne russe più pagate di tutti i tempi. Nel 2009 per esempio, ha guadagnato quasi 13 milioni di rubli, nel 2011 11,5 milioni. Possiede anche diversi appezzamenti di terreno e appartamenti. Oggi è presidente del cda del National Media Group, gruppo di media che controlla diverse testate e canali televisivi. Ma la sua vita oltre il podio della ginnastica, l’attività politica precedente e quella manageriale di oggi è top secret.
In foto: Vladimir Putin e Alina Kabaeva © Russian Presidential Press and Information Office
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