Hanno accettato le proprie responsabilità in processo abbreviato
Due ex comandanti boliviani sono stati condannati a tre anni di prigione, dopo essersi dichiarati colpevoli di fatti successi durante il colpo di Stato che rovesciò il Governo di Evo Morales alla fine del 2019, e che diede inizio al governo golpista di Jeanine Añez, anche lei sotto processo.
Il tribunale di Sentencia Anticorrupción N°1 ha ufficializzato la sentenza contro Palmiro Gonzalo Jarjury, generale maggiore dell'Armata boliviana e contro Jorge Gonzalo Terceros Lara, comandante in capo della Forza Aerea.
Entrambi hanno collaborato all'investitura di Añez durante la farsa montata per autoproclamarsi presidentessa della nazione. Inoltre, Terceros facilitò l'arrivo di deputati e senatori, oppositori al governo Morales, per accelerare i lavori irregolari ed illegali della sessione che confermò unilateralmente l'acefalia del governo, primo passo per usurpare il potere costituzionale.
Nel documento firmato, figura che l’accusa chiedeva che gli imputati fossero processati come artefici del colpo e non soltanto come complici, che avrebbe comportato una pena maggiore. I due sediziosi erano in prigione preventiva da metà del 2021. Secondo diverse fonti, c'è una forte possibilità che scontino in libertà quel che rimane delle condanne effettive.
In questo processo sono anche accusati altri militari ai vertici dell'Esercito golpista, tra loro: L'ex comandante delle Forze armate, Williams Kaliman; l'ex capo dello Stato Maggiore, Flavio Gustavo Arce; l'ex comandante dell'Esercito, Pastor Mendieta. E anche l'ex comandante della Polizia, Yuri Calderón.
Nel frattempo, Jeanine Añez continua il suo sciopero della fame, cercando di ostacolare il processo contro di lei.
Foto di copertina: El Pais Cr