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"Un nuovo equilibrio" per proteggere gli Stati europei e calmare la Russia attuando "una soluzione storica" alla crisi ucraina. Questo l'obiettivo che il presidente Emmanuel Macron auspica di poter raggiungere con la sua visita di oggi al Cremlino, dove incontrerà l'omologo russo Vladimir Putin. Domani Macron sarà invece a Kiev per colloqui con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskiy. Una visita concordata con gli alleati americani e tedeschi per ribadire che la sovranità dell'Ucraina non è in discussione. Alla vigilia della sua partenza, Macron ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La Casa Bianca ha spiegato che i due leader "hanno discusso degli sforzi diplomatici e di deterrenza in corso in risposta al continuo rafforzamento militare della Russia ai confini con l'Ucraina e hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina". I due presidenti, infine, "hanno convenuto che i loro team resteranno in contatto e continueranno a consultarsi con i loro alleati e partner, inclusa l'Ucraina".  Inoltre oggi il neo cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrerà il presidente americano alla Casa Bianca e per la prima volta dal suo mandato ha rilasciato un’intervista al Washington Post.

Rispondendo alle domande Scholz ha detto che la Germania sta cooperando con la Nato e con gli Stati Uniti per “un’azione rapida e decisiva” contro la minaccia Russa. Tuttavia ha poi aggiunto che il prezzo da pagare a fronte di un ipotetico intervento in Ucraina sarebbe “troppo alto”.
Siamo il più forte sostenitore economico dell'Ucraina. E continueremo ad esserlo” ha detto Scholz ricordando che “la Germania ha il più grande budget per la difesa dell'Europa continentale”, questo significa migliaia di soldati tedeschi “in Lituania, dove guidiamo la NATO Enhanced Forward Presence, e attualmente abbiamo inviato diversi caccia in Romania per pattugliare i cieli insieme agli alleati. E lo faremo di nuovo nei paesi baltici”.
Nonostante l’impegno tedesco nell’Alleanza il governo del neo cancelliere in questi giorni è alle prese con aspre critiche: sta venendo accusato di aver inviato solo 5 mila elmetti all’Ucraina come aiuto militare. “In primo luogo, è stata l'Ucraina a presentare la richiesta di inviare elmetti” ha detto Scholz aggiungendo che “ci sono severi criteri di esportazione che stiamo seguendo per l'esportazione di armi nelle regioni in crisi”. Tale decisone tuttavia alcuni sostengono che è stata detta dalla volontà di mantenere buoni rapporti con la Russia, soprattutto per quanto riguarda l’importazione di idrocarburi.

Foto originali © Imagoeconomica

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