La notizia nel libro dello scrittore ed esperto Michael Wolff negli States
Il magnate di Manhattan Jeffrey Epstein credeva di poter far un accordo con i procuratori rivelando loro segreti sugli ex presidenti Donald Trump e Bill Clinton. E' quanto afferma Michael Wolff nel suo nuovo libro sul finanziere arrestato nel luglio del 2019 con l'accusa di sfruttamento sessuale di minorenni e morto suicida il mese dopo nella sua cella. Secondo quanto anticipato da Daily Mail, il miliardario era convinto che il dipartimento di Giustizia dell'amministrazione Trump avesse ordinato il suo arresto perché voleva "costringerlo a rivelare i segreti su Bill Clinton" che aveva viaggiato tante volte sull'aereo privato di Epstein. "Trump era ossessionato su quello che Epstein sapeva di Clinton", scrive il giornalista, che nel 2018 ha scritto il primo libro dei retroscena dell'amministrazione Trump "Fire and Fury". Ma allo stesso tempo, il finanziere credeva che i procuratori federali newyorkesi avrebbero voluto sentire segreti su Trump. A questo proposito, Wolff rivela di essere stato presente ad una telefonata tra Epstein e Steve Bannon durante la quale l'ex stratega di Trump diceva che durante la campagna elettorale del 2016 lui temeva che il miliardario potesse rivelare dei segreti del tycoon.
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