Sono 7 le donne annegate, di cui una incinta. Tra i dispersi ci sono anche bambini
La notte del 30 giugno è stata protagonista di un'ennesima tragedia, in un tratto marittimo compreso tra Lampedusa e Lampione: le onde avevano fatto ribaltare un barcone di migranti sub sahariani partiti dalla Tunisia.
Intanto due motovedette della Guardia costiera erano arrivate, riuscendo a raggiungere l’imbarcazione sfortunata. Sette donne, di cui una incinta, hanno perso la vita. Dieci sono i dispersi, e alcuni potrebbero essere bambini, secondo i superstiti. Grazie ad una motovedetta della Guardia di finanza sono stati salvati quarantasei migranti.
Ora i superstiti e le salme si trovano sul molo Favaloro.
La notte è stata molto intensa. Dalle 3,30 in poi sono approdati infatti 256 migranti, con quattro barconi differenti, di cui solo il quarto è riuscito ad arrivare al porto, intorno alle 7.
Gli altri 3 stati soccorsi al largo. Il giorno prima c’erano stati altri 4 sbarchi con 136 persone: 120 di essi, di varie nazionalità, sono stati intercettati a circa 14 miglia a Sud dell'isola di Lampedusa. I militari della Guardia di finanza hanno lasciato la “carretta” alla deriva e hanno trasbordato i migranti.
Altri 30 migranti sono giunti poi alle 6.30 circa a molo Favarolo. Erano stati intercettati a circa 12 miglia dalla motovedetta Cp309. Poco dopo sono giunti al molo altri 100 migranti.
Il 30 giugno si è arrivati a ospitare 660 ospiti alla struttura di contrada Imbriacola, nonostante la capienza massima prevista di 250 persone. I nuovi arrivati saranno tutti sottoposti al tampone rapido anti-Covid e le procedure di identificazione sono già state avviate.
Totò Martello, Sindaco di Lampedusa, ha chiesto un incontro al Presidente Draghi: "Questa ennesima tragedia nel Mediterraneo è straziante, cos'altro deve accadere per far capire all'Italia ed all'Europa che così non si può andare avanti".
Il parroco don Carmelo La Magra ha scritto invece su Facebook: "Ancora una volta la morte torna a disturbare l'estate spensierata del Mediterraneo. Mentre una parte del mondo discute su come andare in vacanza, un'altra parte cerca di sopravvivere, e spesso non ci riesce".
L'inchiesta della procura di Agrigento punterà a individuare gli scafisti dell'ultimo viaggio finito in tragedia e i basisti in nord Africa.
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