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24 Marzo 1976 - 24 Marzo 2021

Così come la conquista dell'America, come Auschwitz, quello che è accaduto in Argentina fu a tutti gli effetti genocidio. Da allora sfidare ogni atto di ingiustizia è un dovere che ci impone il sangue versato da coloro che sono diventati i nostri eroi contemporanei. L'ombra carica di conseguenze, continuità e complicità, è sempre più pesante. E fin quando non ci sarà giustizia continueranno a cercare di farci rassegnare e accettare tutto l'orrore che viviamo ancora oggi, fino a farci tacere.
Per questo motivo oggi come sempre continuiamo a manifestare contro quella Giustizia complice che insabbia le sentenze contro chi è dimostrata la propria partecipazione nei crimini del terrorismo di Stato. Una giustizia che si riempie di scuse burocratiche per non permettere che la verità emerga, nel tentativo che la stessa rimanga sepolta nel ricordo tormentato dei sopravvissuti e nell'inconscio collettivo di una società incapace di guardare dentro sé stessa per prendere consapevolezza.
Manifestiamo contro quella parte della chiesa che ingannava tradendo la fiducia dei credenti e, come un nuovo Giuda, benedice oggi e compiace gli esecutori del modello di saccheggio e depredamento, senza denunciarli. Manifestiamo perché vengano aperti tutti gli archivi che permetterebbero di identificare la maggior parte di quei bambini nati in cella e che loro stessi battezzarono nel nome di Dio.
Manifestiamo contro lo stesso potere economico, che oggi si è fortificato rafforzato e aggiornato fino a strutturarsi in ogni ambito della nostra vita, per non darci pace, né riposo trasformando quelli che sono i diritti basilari in una questione di sopravvivenza.
Manifestiamo contro lo stesso potere politico che muta da 45 anni la propria pelle come un rettile, passando da un'era all'altra, cambiando veste da un partito politico ad un altro, negando al popolo la possibilità di essere una voce di disubbidienza contro le sottomissioni.
Tutti loro, a 45 anni dal golpe, tengono ben salde ancora le loro radici radicate in noi ed il loro lascito si rispecchia nelle molteplici conseguenze che paghiamo oggi obbligandoci a pagare un debito così eterno quanto fraudolento. Cedendo la sovranità con la scusa dell’emergenza economica che loro stessi stanno creando. Distruggendo e inquinando il territorio fino a farci sfollare per prenderne possesso. Punendo severamente gli indifesi che osano alzare la voce… Sono loro a insistere sfacciatamente di voler voltare pagina, quelli che adattano ai propri interessi le economie regionali del Paese nella logica dei loro affari che continuano a crescere, quelli che salutano e baciano gli anelli dei capi degli imperi, colpevoli sempre dei peggiori crimini…
Per questo manifestiamo il 24 Marzo, oggi e sempre, fin quando ci sarà Giustizia.
SONO 30.000 e FU GENOCIDIO.
APERTURA DI TUTTI GLI ARCHIVI.
HLVS! (HASTA LA VICTORIA SIEMPRE)


Foto © Agustin Saiz e Eduardo Godoy

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