Il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz (in foto), intervenendo sul canale Fox News ha affermato che Tel Aviv ha elaborato piani per colpire obiettivi iraniani se da Teheran arriveranno segni di escalation nucleare. Gantz ha anche ammesso che Israele sta lavorando ai suoi piani, e ha mostrato una mappa del Libano che, a suo parere, include forze di terra, missili e siti di lancio istituiti dalle forze vicine all'Iran lungo il confine. "Questa è una mappa di destinazione. Ognuno di loro è stato controllato legalmente, operativamente, dal punto di vista dell'intelligence e siamo pronti a combattere", ha detto Gantz. "L'escalation nucleare iraniana deve essere bloccata", ha aggiunto il ministro, "In caso contrario dobbiamo difenderci da soli". Le dichiarazioni di Gantz arrivano mentre l'amministrazione del presidente Usa Joe Biden sta considerando la possibilità di aderire nuovamente all'accordo nucleare iraniano del 2015, con alcune modifiche per rafforzare i freni alle attività di Teheran mentre l'ex presidente Donald Trump aveva annullato l'adesione degli Stati Uniti all'accordo atomico imponendo nuove sanzioni.
Al contempo proprio ieri la vicepresidente Kamala Harris ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, al quale ha espresso l'impegno dell'amministrazione di Joe Biden alla "partnership fra Stati Uniti e Israele".
Nella notizia, diffusa proprio dalla Casa Bianca, si sottolinea che Harris e Netanyahu si sono detti "d'accordo sull'importanza di continuare la stretta cooperazione e la partnership sui temi regionali, incluso il programma nucleare dell'Iran".
Foto © Israel Defense Forces
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