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"Un errore storico, direzionale e strategico" così il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi (in foto) durante un incontro on line con i membri della comunità d'affari dello Us-China Business Council ha definito le recenti mosse degli Stati Uniti d'America volte ad attaccare il percorso di sviluppo del Paese.
A poche settimane dall'insediamento alla Casa Bianca del candidato democratico Joe Biden, uscito vincitore dalle presidenziali Usa del 3 novembre scorso, il ministro ha
scandito le proprie parole in maniera chiara: "Attaccare il sistema e il percorso scelti dal popolo cinese, portare avanti il contenimento della Cina e persino sostenere il 'disaccoppiamento' e la 'nuova Guerra Fredda' è un errore storico direzionale e strategico".
"Cina e Stati Uniti hanno sistemi sociali differenti, differenti stadi di sviluppo e differenti culture. - ha aggiunto - E' naturale che le due parti abbiano punti di vista diversi. La chiave è rispettarsi l'un l'altro, rispettare il patrimonio storico e culturale l'uno dell'altro, rispettare gli interessi fondamentali e le preoccupazioni principali dell'altro e rispettare il sistema delle persone e le scelte gli uni degli altri. La Cina non interferisce negli affari interni degli Stati Uniti e non si impegna nel confronto ideologico. Anche gli Usa dovrebbero attenersi alle norme delle relazioni internazionali, smettere di intervenire a proprio piacimento negli affari interni della Cina e non ledere il diritto del popolo cinese a perseguire una vita migliore".
E poi ancora: "La Cina ha sempre aderito allo sviluppo pacifico, con l'obiettivo fondamentale di consentire al popolo cinese di condurre una vita migliore" ed è pronta a intraprendere un percorso di cooperazione con tutti. "Per questo motivo - ha proseguito il ministro degli Esteri di Pechino -, ci aspettiamo e crediamo che prima o poi la politica statunitense sulla Cina debba tornare all'obiettività e alla razionalità". Wang Yi ha poi elencato tre aree di cooperazione con gli Stati Uniti, ovvero "la cooperazione nella risposta alla pandemia, la promozione della ripresa economia e il contrasto ai cambiamenti climatici", segnalando il primo dei tre come "il più urgente".

Foto © Imagoeconomica

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