di AMDuemila
L’esperto ieri intervistato da Il Fatto Quotidiano
In Europa, attualmente, ci sono 150, forse 100, ordigni nucleari stoccati dagli Stati Uniti d'America e il nostro Paese, l’Italia, è quello che ha il più alto numero di bombe presenti considerato che qui sono dislocate le due basi nucleari di Aviano e Ghedi che avrebbero 20 armi nucleare a testa. A stimarlo è una ricerca dello scorso novembre pubblicata da Hans Kristensen, autorevolissimo membro della Federation of American Scientists. Ieri, un un'intervista a Il Fatto Quotidiano in occasione dell'anniversario del lancio della prima bomba atomica su Hiroshima (che uccise sul colpo 70 mila persone) ha confermato che quelle cifre sono attuali e che in tutto il mondo, secondo le stime, "risultano circa 13.400 armi nucleari". Non solo.
Kristensen ha affermato che presto le vecchie bombe stoccate ad Aviano e Ghedi (B61-3 e B61-4) verranno presto rimpiazzate dalle nuove B61-12 "a meno che la Casa Bianca non dia nuove disposizioni". "Il numero rimarrà lo stesso di quelle già oggi presenti e la potenza sarà la stessa delle B61-4 in quanto la nuova bomba B61-12 usa la stessa struttura in termini di testata nucleare. - ha proseguito - Il potenziamento, dal punto di vista militare, non è da ricercare nella testata, ma nel kit di coda che triplicherà la precisione della bomba".
Kristensen ha dunque riferito l'esistenza di un "accordo bilaterale segreto, ma noto da anni col nome in codice Stone Ax" in cui sono definite "le regole che Usa e Italia hanno concordato per lo stoccaggio, la custodia e, potenzialmente, l’uso. L’accordo disciplina in particolare come vengono custodite le bombe nelle basi di Aviano e Ghedi". Il periodo in cui le nuove bombe arriveranno in Italia sarebbe quello che va "tra il 2022 e il 2023".
Kristensen ha anche spiegato come il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (Tnp), a cui l'Italia aderisce, "non limita in alcun modo né regola il dispiegamento delle armi nucleari" anche se "proibisce il trasferimento diretto o indiretto di questi ordigni da una potenza nucleare a una non nucleare". L'escamotage è semplice poiché "il trasferimento delle bombe Usa all’Italia e le intese di condivisione di queste armi risalgono a un periodo precedente alla data in cui il Tnp fu firmato" quindi "né lo stoccaggio né le intese violano il Trattato dal punto di vista legale".
La presenza delle armi nucleari non ha nulla a che vedere con lo spostamenti dalla Germania di truppe americane e degli F-16 in quanto già sono presenti ad Aviano squadroni di F-16 con il compito di missioni nucleari.
Ma c'è un altro aspetto che va comunque considerato e che mostra palesemente l'ipocrisia del nostro Stato. Rispondendo ad una domanda specifica, infatti, Kristensen ha confermato che "questi ordigni sono stati consegnati per essere usati dall’Italia in caso di guerra e poiché l’Aeronautica militare italiana è stata dotata di essi ed è stata addestrata al loro uso, a mio avviso, non c’è dubbio che le intese violino eccome lo spirito del Trattato, nonostante da un punto di vista strettamente legale non sia così".