Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila
Avrebbero dato "un contributo essenziale" ad una operazione di riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico

In Argentina sono stati rinviati a giudizio Maria Isabel Santos Caballero e Juan Sebastian Marroquin Santos (in foto), rispettivamente la vedova e il figlio del signore della droga colombiano Pablo Escobar. I due sono accusati di aver dato "un contributo essenziale" ad una operazione di riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di stupefacenti. La decisione, come scrive il giornale La Nacion di Buenos Aires, è stata adottata dal giudice federale Nèstor Barral che, chiudendo una istruttoria cominciata nel 2016 su informazioni ricevute dalla Dea statunitense, ha adottato il provvedimento di rinvio a giudizio nei confronti della donna e di suo figlio. La Dea aveva affermato che una organizzazione dedita al narcotraffico e al riciclaggio di attivi su cui esisteva una indagine in Colombia aveva vincoli con persone fisiche e giuridiche "operanti nel territorio argentino". L'organismo statunitense aveva precisato che "il gruppo criminale era guidato dal colombiano Piedrahita Ceballos", il quale "aveva contatti diretti in Argentina con l'avvocato e imprenditore Corvo Dolcet". Il rinvio a giudizio riguarda vari altri imputati, fra cui inoltre anche gli stessi Ceballos, che interviene come pentito, e Corvo Dolcet, e l'ex calciatore colombiano del Boca Juniors Mauricio 'Chico' Serna. Il magistrato ha spiegato che "i canali di riciclaggio di denaro" utilizzati dall'organizzazione criminale si sono concentrati su due settori commerciali "ben differenziati": Da una parte "attraverso iniziative immobiliari sviluppate da Corvo Dolcet a Pilar (località a nord di Buenos Aires), e dall'altra attraverso attività di produzione di spettacoli di tango e attività gastronomiche".

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Pablo Escobar, il figlio: ''Mi disse che un uomo vero non ha bisogno di drogarsi. Da Totò Riina ha copiato le stragi''

Escobar jr: mio padre si ispirò a Riina e Cosa nostra

Pablo Escobar e gli stati narco-mafie
Che altro resta da scoprire?
di Giorgio Bongiovanni

Video - Pablo Escobar, parla il figlio: ''Non glorifico mio padre, ma neanche lo odio''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos