di G. Sant.
Il leader americano: "Ho dovuto lasciare il tavolo". I nordcoreani: tutto falso
Hanoi. Una tavola da pranzo imbandita e desolatamente deserta e Trump che osserva: "Ci sono volte in cui devi alzarti e andartene". Questa immagine e queste parole passano alla storia del vertice di Hanoi, l’occasione fallita per dichiarare la fine della guerra tra Stati Uniti e Nord Corea.
Alle dieci del mattino, seduti al tavolo dei colloqui, Trump e Kim sembravano pronti a dichiarazioni decisive. Per la prima volta nella sua esistenza di dittatore semidivino, Kim Jong-un stava rispondendo alle domande di un giornalista straniero: è disposto a denuclearizzare? "Se non lo fossi non sarei qui ora". Commento di Trump: "Questa è la migliore risposta che abbiate mai sentito". La Casa Bianca aveva già comunicato che a mezzogiorno ci sarebbe stato un pranzo celebrativo, poi la firma della "Dichiarazione di Hanoi". Invece, nel giro di pochi minuti tutto è cambiato: il tavolo apparecchiato per Trump e Kim è rimasto desolatamente vuoto, nessuna firma, nessun documento congiunto.
A questo punto ha preso la parola Trump. "È stato sulle sanzioni, volevano che le togliessimo completamente e invece non possiamo", spiega il presidente. E il problema che sembra ancora più serio è che "Kim ha una visione sulla denuclearizzazione che non è la nostra". Trump ricostruisce così: i nordcoreani sarebbero stati pronti a chiudere l’impianto di Yongbyon dove vengono arricchiti uranio e plutonio per le bombe nucleari, ma in cambio chiedevano la fine dell’embargo imposto dall’Onu che dal 2017 di fatto impedisce qualunque commercio alla Nord Corea. "Yongbyon è grande, ma non abbastanza grande, ci sono altre installazioni che abbiamo identificato e loro non vogliono chiudere", dice il presidente. Conclusione: "Avrei potuto fare un accordo oggi, ma non sarebbe stato buono, qualche volta ti devi alzare dal tavolo e andartene". Incontrerà di nuovo Kim? "Non lo so, non c’è niente di programmato, potrebbe passare molto tempo oppure no". Il presidente è ripartito subito, i nordcoreani no. E dopo la mezzanotte hanno pensato di spiegare la loro versione alla stampa: "Il Rispettato Maresciallo aveva proposto solo di annullare 5 degli 11 tipi di sanzioni, non tutte". Vero o falso? Un dato di fatto positivo: Kim che ha risposto alla domanda di un giornalista, la delegazione che parla sono piccoli passi verso la normalità.
Tratto da: Il Corriere della Sera
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