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bombardieri B 52di Americo Mascarucci
I media statunitensi, citando fonti del Pentagono, hanno reso noto che l'aviazione militare americana starebbe per diramare un'allerta per i bombardieri nucleari B-52 affinché siano pronti ad agire, se necessario, anche in 24 ore. Il bersaglio da colpire ovviamente è la Corea del Nord che, secondo quanto denunciato dagli Usa, starebbe perfezionando i propri test missilistici con l'utilizzo di sofiscate armi chimiche da usare contro militari e popolazioni civili a base di antrace e vaiolo. La tensione è alle stelle e tutto il mondo guarda con preoccupazione a questa escalation di minacce e di provocazioni sempre più massicce. La guerra dunque è alle porte? E quale ruolo possono svolgere effettivamente i bombardieri nucleari B-52? Intelligonews lo ha chiesto al giornalista Giulietto Chiesa esperto di scenari geopolitici.

Gli Usa hanno allerato i bombardieri atomici B-52 della guerra fredda. Che significa?
"Significa che continua la marcia verso lo scontro con la Corea del Nord. Questo tuttavia ritengo sia solo un antipasto. A mio giudizio l'allerta dei B-52 non è infatti riferita soltanto alla Corea trattandosi di un'allerta 24 su 24 che non potrà non provocare un aggravamento della tensione a livello mondiale".

Ci sono stati altri casi dopo la fine della guerra fredda in cui gli Usa hanno mobilitato i B-52?
"No, non ci sono precedenti".

La guerra quindi è alle porte?
"Possiamo dire che è una situazione che può benissimo sfociare in una tragedia. Mi sembra che questa decisione sia la dimostrazione del nervosismo causato da una perdita di controllo dei centri di comando Usa. Negli Stati Uniti in questo momento non c'è un comando nazionale, ma ci sono diversi gruppi che si stanno combattendo. Il rischio che un conflitto interno si trasformi in un conflitto internazionale è molto elevato. Fa venire in mente il celebre film di Kubric "il dottor Stranamore" in cui c'è qualche cosa che sfugge anche ai comandi supremi e che denota una lotta fra i comandi supremi stessi".

Quali sono le caratteristiche di questi bombardieri?
"La caratteristica principale è data dal fatto che sono in volo permanente ai confini con il nemico, chiunque esso sia. Si tratta di aerei che volano muniti di armi nucleari vicino ai punti sensibili da colpire. Si tratta di un'arma di attacco molto rapida perché i B-52 si avvicinano molto al luogo dello sgancio e sono molto difficili da fermare. Fanno parte della famosa triade nucleare composta da missili installati a terra, missili installati sui sommergibili e missili in volo permanente nei pressi del nemico. Sono strumenti chiave della strategia nucleare di una potenza. Hanno armi atomiche a bordo. Non sganciano soltanto missili nucleari sull'obiettivo, ma sono in grado di spararli anche ad una certa distanza colpendo l'obiettivo con precisione. Furono creati ai tempi della guerra fredda, ma il loro utilizzo oggi potrebbe essere molto più devastante".

La Russia ha condannato i test missilistici della Corea del Nord ma nel contempo si è detta preoccupata delle manovre in atto da parte degli Usa. A Putin sta sfuggendo di mano la situazione?
"Non è Putin ad avere in mano l'offensiva, lui semmai si sta interrogando su come parare il colpo. Il suo discorso di qualche giorno fa a Sochi suonava come un allarme acuto. Ci sono ormai rivoluzioni tecnologiche che impongono al mondo un atteggiamento diverso dal passato. Putin ha detto chiaramente che non è più possibile risolvere i problemi del presente e del futuro con i vecchi metodi. Siamo in presenza di sviluppi tecnologici che consentono di fare guerre che nessuno di noi riesce ad immaginare e che sono già pronte. Un allarme che naturalmente nessun media occidentale ha sentito il bisogno di rendere pubblico".

Tratto da: intelligonews.it

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