di Giulietto Chiesa
Piskorski, il prigioniero politico proseguitato in Polonia da un sistema sempre più occupato dalla NATO, è stato condannato a tre mesi di carcere.
Ora è tutto chiaro, per chi ha occhi e orecchie. Il segretario del Partito polacco Zmiana, Mateusz Pizkorski, arrestato due giorni fa a Varsavia con l'accusa di avere idee diverse da quelle del governo, di Bruxelles e di Washington (e di avere chiesto l'uscita dalla NATO), è stato condannato a tre mesi di carcere.
Veloci come il fulmine, i seguaci polacchi di Orwell inaugurano la caccia ai dissidenti.
Già lo scorso 31 marzo la Corte Regionale di Dąbrowa Górnicza aveva condannato quattro membri del Partito Comunista Polacco (KPP) a nove mesi di prigione o servizi sociali per aver "propagandato l'ideologia comunista" nel loro giornale "Brzask".
Pensate un po' se l'avesse fatto Putin, che strilli. Da parte, in primo luogo, di tutti quelli che hanno pianto la scomparsa di Marco Pannella.
Questa è l'Europa di cui dobbiamo liberarci.
E attenzione: chiunque sia contro la NATO, da questo momento potrà essere arrestato in Polonia. E magari, sotto richiesta dell'Interpol, anche in Italia.
Arrivano. Sono già sotto casa. Tra poco suoneranno anche al vostro campanello.
Donetsk - Nella foto: Mateusz Piskorski depone una composizione di fiori per le vittime del nazifascismo.
Invito tutti i miei amici e estimatori, (ma anche coloro che hanno a cuore la nostra libertà) a manifestare la loro protesta e il loro sostegno morale a Mateusz, scrivendo una mail a questi due indirizzi, corrispondenti alle ambasciate della Repubblica di Polonia presso l'Italia e presso la Santa Sede:
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Ambasciatore: S.E. Tomasz Orłowski.
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Ambasciatore: S.E. Piotr Nowina-Konopka.
Foto di copertina: gli agenti della ABW, l'agenzia di sicurezza interna polacca, portano via documenti dalle sedi del partito di opposizione Zmiana
Tratto da: megachip.globalist.it