Fabio Mini: l’invio delle “forze di pace” sarebbe l’inizio di una guerra senza limiti. Putin sul cessate il fuoco: ci sono delle sfumature a causa della mancanza di controllo su Kiev
Nuove indiscrezioni emergono sulle cosiddette forze di “mantenimento della pace” che dovrebbero essere poste di stanza in Ucraina, una volta terminati i negoziati.
“Per prima cosa dobbiamo scoprire quali saranno le condizioni per la pace in Ucraina”, hanno affermato i capi di stato maggiore delle forze armate di Francia e Gran Bretagna, il generale Thierry Burkhard e l'ammiraglio Anthony Radakin, durante una maratona televisiva, specificando che sono attualmente in corso i preparativi per diverse opzioni per una missione di mantenimento della pace in Ucraina.
Burkhard ha sottolineato che Volodymyr Zelensky ha ringraziato Francia e Gran Bretagna per il loro sostegno, ricordando che il leader ucraino ha rivolto un appello anche agli altri Paesi che si sono uniti nella "coalizione di volenterosi".
"È troppo presto per parlare di un piano in questo momento, perché dobbiamo sapere esattamente quali saranno i termini della pace. Ma come personale militare, ci stiamo già preparando in anticipo per affrontare diverse opzioni per questi termini. Da tutte le nostre conversazioni con gli interlocutori ucraini, vediamo che l'Ucraina vuole la pace, quindi la Federazione Russa deve fermare la sua aggressione", ha detto Burkhard.
L’omologo Radakin ha inoltre aggiunto che il piano includerà sicuramente le forze di terra, di mare e di aria.
"Si tratterà di consentire all'Ucraina di iniziare una nuova vita come paese pacifico, in modo che si possano sviluppare tutti gli aspetti della vita pacifica, sviluppare l'economia, avere cieli, mari e confini sicuri, in modo che il popolo ucraino si senta sicuro e fiducioso nel proprio paese e nel proprio futuro. Questo è ciò che stiamo cercando di definire come personale militare", ha detto, spiegando che si tratta di un piano molto più ampio di quanto si possa immaginare.
"Si tratta anche di ripristinare completamente le Forze armate e di rafforzarne il potenziale, perché questa è la garanzia più forte del paese, le Forze armate dell'Ucraina, e ne abbiamo parlato anche noi. L'obiettivo è dare all'Ucraina la sicurezza che il vostro stato sarà in grado di vivere di nuovo", ha sottolineato.
Tante belle parole che nascondono uno scenario tutt’altro che conciliante con il termine pace.
Fabio Mini
Secondo il Capo di Stato Maggiore del Comando NATO del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo, Fabio Mini, la coalizione dei volenterosi sarebbe l’inizio di una guerra senza limiti.
“Io ricordo benissimo il periodo in cui la NATO, che era transatlantica, corrispondeva a un patto di Varsavia che era prettamente continentale ed europeo, quindi quello che secondo me la Gran Bretagna Francia e Germania vogliono mettere in piedi è un altro patto di Varsavia, contro la Russia questa volta… Non è l'inizio di una guerra sotto banco, è l’inizio di una guerra aperta senza limiti tra l'Europa e la Russia”, ha affermato in un’intervista all’Antidiplomatico.
L’ex militare ha posto l’accento sul fatto che tutti gli “accordi che erano stati presi per la limitazione delle armi soprattutto nucleari, non ci sono più”. Gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo ABM sui sistemi di difesa missilistica nel 2001 e dal trattato Inf nel 2019, aprendo la strada al dispiegamento di sistemi missilistici in territorio europeo che possono rappresentare una minaccia esistenziale per la Federazione Russa.
Basti pensare che, secondo l’attuale Comandante Supremo delle Forze Armate Alleate della NATO in Europa, il generale Christopher Cavoli, l'Ue ha chiesto il dispiegamento sul proprio territorio di un sistema di lancio di missili ipersonici a lungo raggio.
"C'è una richiesta per il dispiegamento di uno di questi in Europa. Di questo posso parlare in dettaglio in una sessione riservata", ha affermato durante un'audizione presso la commissione competente del Senato, specificando che un gruppo speciale del Pentagono per le armi a lungo raggio dispone di diversi sistemi simili in vari rami delle forze armate.
Cavoli ha poi parlato della necessità, per l’appunto, di sfruttare l'uscita dal Trattato sulle Forze Nucleari a Medio e Corto Raggio (INF) con la Russia in tutte le direzioni possibili, definendo corretta la decisione degli Stati Uniti di cessare la loro partecipazione nel febbraio 2019.
Violando il principio – stabilito dal diritto internazionale – della sicurezza indivisibile, un simile dispiegamento porterebbe la guerra in tutto il continente europeo, quando negli Stati Uniti tornerà al potere un’amministrazione ostile alla Russia. 
Vladimir Putin
Putin sostiene il cessate il fuoco, ma con sfumature
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin continua a evocare le condizioni per un cessate il fuoco totale, condizionato ad una posizione di Kiev più ammorbidita.
"Il presidente Putin sostiene davvero l'idea della necessità di un cessate il fuoco, ma prima di ciò, è necessario rispondere a tutta una serie di domande. Queste domande sono sospese nell'aria e nessuno ha ancora risposto. Ciò è collegato alla mancanza di controllo sul regime di Kiev e all'incapacità del regime di Kiev di controllare le azioni di una serie di unità estremiste e nazionaliste che semplicemente non obbediscono a Kiev. Ciò è anche collegato ai piani per l'ulteriore militarizzazione di Kiev. Tutte queste sfumature sono ancora all'ordine del giorno", ha detto ai giornalisti, citato da Ria Novosti.
Siamo molto lontani dalle garanzie di una tregua di 30 giorni sulle infrastrutture energetiche. Secondo il Ministero della Difesa russo, Kiev ha attaccato 6 volte in 24 ore strutture critiche nelle regioni di Rostov, Voronezh, Kherson, Bryansk e nella DPR. “Il regime di Kiev continua a violare gli accordi per fermare gli attacchi contro tali obiettivi”.
D’altra parte domenica la Russia ha condotto un bombardamento sull'Ucraina utilizzando missili balistici e droni, causando una vittima e almeno sette feriti. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, queste incursioni, parte di una serie sempre più intensa, dimostrano la scarsa volontà di Mosca di impegnarsi seriamente in negoziati per un cessate il fuoco. Nonostante gli attacchi russi siano continui da oltre tre anni, nelle ultime settimane si sono ulteriormente intensificati, coincidendo con i colloqui di pace promossi dall'amministrazione Trump.
A Kiev, i bombardamenti hanno ucciso un uomo, danneggiato edifici e provocato incendi in diversi quartieri. Altri danni e feriti sono stati registrati in altre zone del paese, già in lutto per un attacco avvenuto venerdì a Kryvyi Rih, nell'Ucraina centrale. In quell'episodio, un missile ha colpito un quartiere residenziale, uccidendo 19 persone, tra cui nove bambini, e ferendone 74. Le immagini diffuse dai soccorritori mostravano vittime nel cortile di un condominio e in un parco giochi.
La Russia ha giustificato l'attacco affermando di aver colpito un raduno di militari ucraini e stranieri, ma una squadra dell'ONU ha smentito questa versione, riferendo che al momento dell'impatto si stava svolgendo una riunione di estetiste in un ristorante vicino.
Foto © Imagoeconomica
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