"L’appello lanciato da Michele Serra a prendere posizione in difesa dell’Europa è stato assolutamente legittimo, ma l’Unione Europea deve compiere un passo avanti: è fondamentale che smetta di destinare risorse all’industria bellica. I Padri fondatori hanno dato vita all’Europa proprio con l’intento di porre fine ai conflitti, unendo le nazioni in un’unica entità. Sul palco si sono sentite parole cariche di retorica, ma è mancata una presa di posizione chiara e prioritaria sul tema del riarmo, altrimenti si rischia di cadere nell’ipocrisia. Non possiamo tradire il principio su cui l’Europa è stata costruita. Gli autori del Manifesto di Ventotene avevano immaginato la nascita degli Stati Uniti d’Europa, ma oggi siamo ancora lontani da quel traguardo. Solo perseguendo realmente questo obiettivo potremo parlare di una difesa comune".
Così padre Alex Zanotelli, missionario comboniano di 86 anni, che dopo tanti anni trascorsi in Kenya è rientrato in Italia e oggi vive nel quartiere Sanità di Napoli. Il suo dolore è di natura morale: vedere migliaia di bambini, uomini e donne palestinesi uccisi mentre in Italia si manifesta per un’Europa che annuncia investimenti nel riarmo lo addolora profondamente.
Vorrebbe lanciare un appello diverso da quello di Serra. Un appello "per la Palestina". "Ho pianto molto in questi giorni - ha detto ai microfoni del Fatto Quotidiano -. Sono profondamente esterrefatto nel vedere tanto silenzio di fronte a un povero popolo che nessuno difende. È mai possibile? Dietro l’ottica di Israele che vuole annullare i palestinesi c’è un supremo disprezzo per gli arabi. Lo si vede non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania dove i coloni agiscono con rabbia. Stiamo assistendo a questo spettacolo sotto gli occhi di tutti grazie ai media ma perché non si fa nulla? Di cosa abbiamo paura? Di Israele? Non è Dio onnipotente in terra. Non può fare quello che vuole".
"Mi rivolgo alla società civile che deve davvero avere il coraggio di scendere in piazza unita - ha aggiunto -. Se le diverse organizzazioni prendono in mano questa questione avremmo altri risultati e potremo farci sentire in chiave internazionale ma non solo. Serve una grossa operazione di Bds (Boycott, Divestment and Sanctions, ndr) nei confronti di tutto ciò che viene prodotto da Israele nei territori occupati. Svegliamoci! Mi sconcerta il silenzio delle Chiese, il mio appello è rivolto anche alle conferenze episcopali d’Europa e al consiglio ecumenico delle Chiese".
"Trovo assurdo che non prendano posizione (i partiti, ndr), che il centrosinistra non faccia scelte coraggiose, che non sfidi il governo con delle proposte concrete - ha detto -. È fondamentale che comincino a prendere sul serio questo problema; non vedo attenzione da parte loro. Siamo davanti a fatti già accaduti nella storia come la distruzione del popolo degli indiani d’America ma c’è un colpevole silenzio che rischia di disumanizzare l’Occidente".
Foto © Imagoeconomica
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