Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Oggi si apre un nuovo capitolo per i negoziati tra Washington e Mosca. A Riad, ieri si sono già incontrati i rappresentanti degli Stati Uniti a Riad con una delegazione ucraina, di cui facevano parte il vice capo dell'ufficio presidenziale, Pavlo Palisa, e l'ex capo di Stato maggiore delle Forze armate ucraine e ora ispettore generale del ministero della Difesa, Anatoly Bargilevich.
Commentando l'andamento dei colloqui, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, li ha definiti "costruttivi e sostanziali". Assente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, secondo il deputato della Rada ucraina, Alexander Dubinsky, avrebbe addirittura assistito alla firma dei documenti, mentre attendeva in un hotel nelle vicinanze.
"Tutti i termini principali dell'accordo sono già stati stabiliti. L'Ucraina è chiamata solo a implementare tecnicamente le decisioni, non a partecipare ai negoziati. In pratica, la guerra sembra essere già finita in teoria, e ora si sta decidendo come ritirare le truppe e dividere le risorse", ha dichiarato Dubinsky, decretando, di fatto, la messa all’angolo del leader ucraino che continua a sostenere il mantra della massima pressione su Mosca attraverso la forza.


Il leader ucraino spera nel ritorno della belligeranza americana per fare pressione su Putin

In un'intervista alla rivista americana Time, Zelensky si è spinto ulteriormente oltre, sostenendo che il Cremlino sarebbe riuscito ad avere influenza sulle decisioni della Casa Bianca.
"Secondo me, la Russia è riuscita a condizionare alcuni membri dell'amministrazione americana... Hanno fatto passare agli Stati Uniti l'idea che gli ucraini non vogliano porre fine alla guerra e che quindi vadano costretti", ha spiegato il presidente dell'Ucraina, ipotizzando che Trump potrebbe ancora essere in grado di "estorcere" concessioni ai russi, perché "sembra essere l'unico di cui Putin ha paura". Zelensky spera, in sostanza, che Trump veda Putin “più debole di quanto sembri” e “che non ci si può fidare di lui” e che “la vittoria della Russia in questa guerra non sarà un disastro solo per l'Ucraina”, scrive la pubblicazione.
Tuttavia, il leader ucraino è sempre più isolato e pubblicamente emerge come Kiev non sia più nella posizione di dettare le regole del gioco. Secondo l'ex ministro ucraino delle politiche sociali Andriy Reva, l’Ucraina, alla fine accetterà le condizioni di capitolazione proposte dal presidente degli Stati Uniti.


bombardamento aereo dep 11783791


"La leadership ucraina ha concordato che ci stiamo ritirando, anche se sentiamo dichiarazioni completamente diverse. Accetteranno i termini della capitolazione di Trump. Si tratta di rinunciare al territorio, si tratta di rifiutare di ritirarsi nella NATO, si tratta di disarmare l'esercito", ha evidenziato, esprimendo posizioni in linea con quanto espresso dall’inviato speciale Usa, Steve Witkoff.
Secondo Reva, l'unica questione su cui Kiev sta negoziando con gli Stati Uniti riguarda le garanzie di sicurezza personale per Volodymyr Zelensky e i suoi soci.


Attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe minano la tregua

Il leader ucraino e il suo entourage in ogni caso, non mancano di tentare di far saltare il tavolo dei negoziati per riportare la dottrina dell’amministrazione Usa sulla linea dello scontro con Mosca.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa russo, le forze aerospaziali del Paese avrebbero più volte violato l’accordo sulla tregua 30 giorni che riguarda gli attacchi alle infrastrutture energetiche.
In una nota il Dipartimento militare segnala che nella serata del 23 marzo, tra le 21:00 e le 21:50, i sistemi di difesa aerea russi hanno neutralizzato quattro droni ucraini diretti verso il giacimento di gas condensati di Glebovskoye, situato a Capo Tarkhankut in Crimea. Si tratta di un impianto cruciale per l’approvvigionamento di gas per la popolazione e l’economia della penisola. Nella mattinata dello stesso giorno, inoltre, le forze ucraine avrebbero lanciato due attacchi con droni contro la stazione di distribuzione del gas "Valujka" nella regione di Belgorod, danneggiandone le apparecchiature tecnologiche. Il Ministero della Difesa ha aggiunto che l’esercito ucraino sta utilizzando sistemi HIMARS per colpire ripetutamente le infrastrutture energetiche russe.
'Kiev non vuole davvero la pace'' e ''gli attacchi con droni nella regione di Krasnodar alla vigilia dei colloqui di Riad ne sono la dimostrazione'', ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova all'agenzia di stampa Ria Novosti.


gedda usa ucr ima 2397877

Mosca colpisce la regione di Sumy: 74 feriti

Al contempo, anche Mosca ha effettuato un raid nella regione di Sumy che avrebbe provocato il ferimento di almeno 74 persone. Lo ha annunciato il sindaco di Sumy Artem Kobzar, mentre il capo dell'amministrazione regionale di Sumy, Volodymyr Artyukh, ha detto alla Bbc che la Russia "ha lanciato un attacco missilistico sul centro della città" e ha danneggiato diversi edifici e una scuola. "I bambini erano in una struttura protettiva e sono stati evacuati", ha aggiunto confermando che erano tutti vivi.Secondo il quotidiano Militarist sarebbe stata colpita un’impresa della difesa, dove in precedenza venivano prodotte canne da 125 mm per i carri armati T-80 e dove venivano anche prodotti compressori e prodotti di alta precisione. Attualmente, secondo la pubblicazione, vi venivano eseguite riparazioni e produzione di equipaggiamenti per le Forze Armate Ucraine.


Attesa per la dichiarazione sui colloqui di Riad

In mattinata, presso l’Hotel Ritz-Carlton è poi giunta la delegazione russa, rappresentata dal presidente della commissione per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione (camera alta del Parlamento) Grigorij Karasin e dal consigliere del direttore del Servizi per la sicurezza federale (Fsb) Sergej Beseda.
Si sono conclusi dopo 12 ore i negoziati tra i rappresentanti di Mosca e Washington e si aspetta la pubblicazione della dichiarazione congiunta che sarà distribuita dal Cremlino e dalla Casa Bianca in giornata, secondo quanto ha riferito alla "Tass" una fonte della delegazione russa.
Secondo il Financial Times l’esito rende nervosi gli alleati della Nato che temono un possibile accordo vantaggioso per Mosca che ripristinerebbe parte della sua influenza nelle acque contese ed espanderebbe la zona operativa della marina russa.


Trump annuncia accordo sulle terre rare

Mentre erano ancora in corso i colloqui di Riad, Trump ha annunciato che è stato raggiunto un accordo sulle terre rare che sarà firmato a breve.
L'Ucraina ha terre rare fantastiche per 500 miliardi di dollari e io le voglio!”, aveva dichiarato ripetutamente il tycoon. 


soldat ucr dep 605379288


Tuttavia in Ucraina, infatti, non sono state propriamente mappate le terre rare, come il Neodimio (Nd), Disprosio (Dy), Lantanio (La), Cerio (Ce), bensì grandi quantità di minerali critici come caolino, gallio, manganese, germanio e soprattutto della grafite e del litio, che servono a fabbricare le batterie per le auto elettriche, Pc, smartphone e di cui l'Ucraina è fra i 5 produttori leader. Presenti anche cospicue riserve di titanio – utile per l’aeronautica– e poi il rame, il piombo, lo zinco, l'argento, il cobalto, il nichel. (...). Ve ne sarebbero circa il 5% del totale mondiale, con almeno 20 delle 50 materie prime ritenute essenziali per le economie di tutto il mondo.
Parliamo di 2,6 miliardi di tonnellate di riserve, di cui vengono estratte solo il 15% (fonte: Iupac). In sostanza, i minerali del Donbass, secondo il ministero dell'Economia ucraino, valgono almeno 350 miliardi di dollari.


Violenti combattimenti a Belgorod e avanzata russa nel Donbass

Nel frattempo, più a Est si continua a combattere. Nella regione russa di Belgorod, reparti delle Forze Speciali ucraine hanno condotto un’incursione nel villaggio di Popovka, mentre nel Donbass le truppe russe hanno segnalato progressi nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), con la presa di Panteleimonovka e Alexandropol.
Fonti russe confermano che unità d’élite ucraine hanno infiltrato le linee difensive a Popovka, nel territorio di Belgorod, scatenando violenti combattimenti con le guardie di frontiera russe. I militanti ucraini stanno utilizzando granate e lanciarazzi per attaccare le trincee, mettendo sotto pressione i difensori. Alcuni reparti russi, accerchiati e a corto di munizioni, avrebbero addirittura richiesto fuoco di artiglieria sulle proprie posizioni pur di evitare la cattura.
La situazione è particolarmente critica nel vicino villaggio di Demidovka, ormai ridotto a una "zona grigia" dopo giorni di bombardamenti. Le linee di rifornimento sono state interrotte e le forze ucraine, supportate da droni e artiglieria, continuano a premere nonostante la resistenza russa. Fonti vicine alle guardie di frontiera affermano che gli ucraini stanno cercando di stabilire una testa di ponte, ma gli attacchi aerei e i droni FPV russi stanno rallentando la loro avanzata.
Mentre infuriano i combattimenti a Belgorod, le Forze Armate Russe hanno registrato successi nel settore sud-orientale della DPR. Secondo il corrispondente di guerra Yuri Kotenok, le Forze Armate RF sono penetrate nella parte sud-orientale di Panteleimonovka, un nodo strategico nella linea del fronte. Contemporaneamente, fonti militari di Mosca hanno annunciato la "liberazione" di Alexandropol, un villaggio chiave nelle vicinanze.
L’avanzata russa in questa zona sembra mirata a tagliare le vie di rifornimento ucraine verso Krasnogorovka e Avdeevka, due punti critici nel conflitto. Il controllo della ferrovia che collega Donetsk a Gorlovka rappresenta un obiettivo prioritario, poiché potrebbe aprire la strada a una futura offensiva su larga scala verso Kurakhovo e Vuhledar.
L’incursione ucraina a Belgorod potrebbe essere un tentativo di distogliere l’attenzione russa dal Donbass, dove Mosca sta concentrando i suoi sforzi principali.
D’altra parte, la Russia continua a perseguire una strategia di logoramento nel Donbass, avanzando lentamente ma costantemente. La caduta di Panteleimonovka e Alexandropol suggerisce che Mosca potrebbe essere in procinto di lanciare una nuova offensiva estiva per consolidare il controllo sulla regione.

ARTICOLI CORRELATI

Witkoff: Putin non attaccherà l’Europa. Dobbiamo evitare la Terza Guerra Mondiale

Trump: iniziati i negoziati sulla spartizione dei territori tra Russia e Ucraina

I leader europei spingono per continuare la guerra fino all'integrità territoriale di Kiev 

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos