Non si ferma la nuova iniziativa diplomatica di Donald Trump per chiudere la partita del conflitto ucraino, dando priorità al ritorno economico che si profila all’orizzonte.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione proposta dagli Stati Uniti che chiede la “rapida fine della guerra” in Ucraina, senza menzionare la Russia come aggressore né fare riferimento all’integrità territoriale di Kiev. Un voto che sancisce il nuovo assetto geopolitico inaugurato dal ritorno del tycoon alla Casa Bianca.
La risoluzione è passata senza opposizioni: 10 voti a favore, nessuno contrario e cinque astensioni – tra cui quelle di Francia, Regno Unito, Slovenia, Grecia e Danimarca. In un segnale di inedita convergenza, Russia e Stati Uniti si sono trovati sullo stesso fronte, con il sostegno anche della Cina.
Curioso come Parigi e Londra, che avrebbero potuto bloccare il testo con il loro diritto di veto, hanno invece scelto di non esprimersi, di fatto permettendo l’approvazione della versione voluta da Trump, segnando un progressivo riallineamento delle potenze occidentali alla nuova direzione della politica estera americana.
Una risoluzione che contrasta apertamente con quella approvata poche ore prima, dove lo stesso testo, modificato da emendamenti proposti dall’Unione Europea, prevedeva altresì il rispetto delle posizioni di Kiev ed era approvato con 93 voti favorevoli.
Financial Times: Macron non ottiene il sostegno da Trump per l’invio dei militari in Ucraina
Anche sulla questione delle truppe dispiegate come forze di pace, l’Europa è stata messa al palo.L’asse franco britannico che scalpitava in questa direzione, ha ricevuto una nuova battuta d’arresto che arriva proprio dal nuovo inquilino della Casa Bianca. Secondo il Financial Times, il presidente francese Emmanuel Macron non ha potuto ottenere degli obblighi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per sostenere l'invio dei militari europei in Ucraina alla fine del conflitto.
"Macron <...> non è stato in grado di raggiungere dagli obblighi del Presidente degli Stati Uniti a sostenere un certo dispiegamento dei militari europei per trattenere la Russia come parte di uno scenario di insediamento postbellico", afferma la pubblicazione citando un diplomatico europeo, che evidenzia le influenze del capo della Casa Bianca sul leader francese. La foto scattata ai margini dell’incontro, dove un Trump dal sorriso smagliante stringe la mano ad un Macron dallo sguardo sommesso e remissivo, è abbastanza eloquente in questo senso.
Donald Trump e Emmanuel Macron © Imagoeconomica
In Ucraina parte la corsa all’oro, mentre Trump riceve da Mosca l’ok per fermare la guerra
Intanto i passi per una rapida conclusione delle ostilità si fanno sempre più decisi.
“La squadra di Trump nei primi negoziati con la Federazione Russa ha discusso della sua prontezza per porre fine alla guerra e ha ricevuto una risposta affermativa. Ora gli americani vogliono scoprire quali sono le condizioni di Mosca per questo”, ha dichiarato il segretario di Stato Marco Rubio in un'intervista con Breitbart News, spiegando che molto presto terranno un incontro per discutere dei termini della Russia richiesti per un cessate il fuoco permanente.
“Dissero che sarebbero stati interessati (a fermare il conflitto – ndr) in determinate condizioni. Non abbiamo discusso del tipo di condizioni. Il prossimo passo è incontrarli di nuovo… e iniziare a discutere di cosa la Russia dovrà fermare la guerra. E, naturalmente, dobbiamo porre la stessa domanda all'Ucraina, perché è impossibile fermare la guerra se entrambe le parti non sono d'accordo ", ha precisato Rubio.
Anche il Cremlino ha dichiarato di intendere prima di raggiungere un accordo pacifico in Ucraina e quindi stabilire la cooperazione economica con gli Stati Uniti. "Ora la volontà politica dei capi di stato ha dimostrato di interagire per rinnovare il dialogo, che era effettivamente ridotto a zero sotto la precedente amministrazione. Ora all'ordine del giorno - la normalizzazione delle ambasciate. Quanto segue dovrebbe essere elaborato per essere elaborato Sviluppato dall'insediamento della crisi ucraina ", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.
Successivamente, secondo lui, la Russia è pronta per la cooperazione commerciale, economica e degli investimenti con gli Stati Uniti.
Sul tavolo ci sono ambiziosi progetti per l’estrazione concordata dei minerali indispensabili all’industria hi-tech, dal momento che Washington ne ha bisogno.
Proprio da Vladimir Putin in persona è stata paventata questa idea, evidenziando che molti territori ricchi di risorse strategiche si trovano proprio nelle regioni occupate del Paese.
Volodymyr Zelensky
Durante un’intervista alla televisione di Stato, il presidente russo ha dichiarato che Mosca dispone di una quantità di terre rare "di un ordine di grandezza superiore" rispetto a Kiev. Ha inoltre sottolineato che il Cremlino è "pronto a collaborare con i partner stranieri, inclusi gli americani", per lo sfruttamento di questi depositi, estendendo l'invito anche ai territori ucraini occupati dalle forze armate russe. Putin ha aggiunto che le aziende statunitensi potrebbero trarre vantaggi economici significativi contribuendo allo sviluppo della produzione di alluminio in Siberia.
Il leader del Cremlino si è detto disposto a discutere anche la questione di un possibile idea avanzata da Trump volta a dimezzare i bilanci della difesa di Stati Uniti, Russia e Cina. “Mi sembra che l’idea sia buona: gli Stati Uniti ridurrebbero del 50%, noi lo taglieremmo del 50%, e la Repubblica Popolare Cinese si unirebbe se lo desiderasse”, ha detto Putin, specificando: “Siamo pronti a discutere su questo argomento”.
Kiev e Washington hanno concordato l’accordo sulle terre rare
Nelle ultime ore, secondo quanto riportato sempre dal Financial Times, Kiev ha concordato con Washington i termini della transazione per lo sviluppo di una rendita comune data dalle sue risorse minerali, nonché petrolio e gas, dopo che la Casa Bianca ha abbandonato il diritto di ricevere 500 miliardi di dollari di reddito potenziale.
La firma dell'accordo è prevista durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington nelle prossime settimane, hanno detto fonti FT. “Il presidente avrà l'opportunità di discutere del quadro generale. E poi, dopo, saremo in grado di pensare ai seguenti passaggi", ha detto uno di loro.
Secondo gli interlocutori della pubblicazione, Kyiv ha concordato "condizioni molto più favorevoli" e hanno descritto l'accordo come un modo per espandere le relazioni con gli Stati Uniti per migliorare le prospettive dell'Ucraina dopo tre anni di battaglie.
Foto di copertina © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Terzo anniversario della guerra criminale in Ucraina che l'Occidente volle fomentare
Nuova bozza all'Onu da parte USA: manca il ritiro russo e condanna aggressione di Mosca
Washington ora ipotizza l'esilio di Zelensky in Francia, ma l'UE è ancora arroccata sulla guerra