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Il tycoon in un’intervista al Washington Post: “Questa guerra è così devastante per Ucraina. Voglio finire questa dannata cosa”

Nuova svolta nell’iter di trattative avviato dalla nuova amministrazione statunitense per chiudere nel più breve tempo possibile il capitolo della guerra in Ucraina. Donald Trump, in un’intervista esclusiva concessa al Washington Post a bordo dell’Air Force One venerdì scorso, ha rivelato di aver parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin nel tentativo di negoziare una fine alla guerra in Ucraina.
Vuole vedere le persone smettere di morire”, ha dichiarato Trump. “Tutti quei morti. Giovani, bellissime persone. Sono come i tuoi figli, due milioni di loro per nessuna ragione.”
Il tycoon ha affermato che il conflitto, la cui durata sta per segnare il terzo anno, “non sarebbe mai (scoppiato -ndr)” se lui fosse stato presidente nel 2022.
Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin”, ha aggiunto, segnando un netto distacco con il suo predecessore, che non esitò a bollare il suo omologo come un killer, chiudendo la sua amministrazione ad ogni possibile apertura diplomatica.
Biden è stato un imbarazzo per la nostra nazione. Un completo imbarazzo”, ha proseguito Trump, dichiarando avere un piano concreto per porre fine al conflitto.
Spero che sia veloce. Ogni giorno muoiono persone. Questa guerra è così devastante per l’Ucraina. Voglio finire questa maledetta cosa”.
In precedenza, il Daily Mail aveva rivelato i presunti punti del trattato proposto dal presidente statunitense per porre fine al conflitto: si punterebbe a imporre un cessate il fuoco entro il 20 aprile, bloccando l’avanzata russa. L’accordo vieterebbe all'Ucraina l’ingresso nella NATO e richiederebbe il riconoscimento della sovranità russa sui territori annessi. Kiev dovrebbe inoltre ritirarsi dalla regione occupata di Kursk, mentre un contingente europeo, forse composto da truppe britanniche, sorveglierebbe una zona smilitarizzata senza coinvolgimento americano.
L’UE sarebbe chiamata a finanziare la ricostruzione ucraina, stimata in 486 miliardi di dollari, mentre gli USA ne trarrebbero vantaggi economici, ottenendo accesso alle terre rare del Paese. Trump prevede comunque di mantenere il supporto militare a Kiev e favorire un ingresso nell’UE entro il 2030. La Russia, in cambio, vedrebbe congelate le sanzioni sull’energia per diversi anni. Condizione che sarebbero nettamente peggiori per l’Ucraina rispetto agli accordi di Istanbul di marzo/aprile 2022, sabotati dall’Occidente che per bocca di Boris Johnson, ha convinto Kiev dell’ineluttabilità della vittoria grazie alle armi occidentali. Sogno trasformato in un incubo che ha condotto un’intera generazione al macello sull’altare dell’industria bellica occidentale.
Rivolgendosi al consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, che lo ha accompagnato nello studio a bordo dell’Air Force One venerdì sera, Trump ha aggiunto: “Facciamo andare avanti questi incontri. Vogliono incontrarsi. Ogni giorno muoiono persone. Giovani e bei soldati vengono uccisi. Giovani, come i miei figli. Su entrambi i fronti. In tutto il campo di battaglia.”
Il nuovo inquilino della Casa Bianca non ha specificato quante volte i due leader abbiano conversato, ma ha affermato che Putin “si preoccupa” delle perdite sul campo di battaglia.
Intanto, il vicepresidente James David Vance incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco la prossima settimana. Trump ha rivelato di voler concludere un accordo da 500 milioni di dollari con Zelensky per accedere ai minerali delle terre rare e al gas in Ucraina, in cambio di garanzie di sicurezza in qualsiasi potenziale accordo di pace. Un modo per riscattare gli oltre 174 miliardi di dollari spesi da Washington per il conflitto.
Il Cremlino, nel mentre, non smentisce e non conferma i contatti telefonici tra Trump e Putin.
Man mano che l'amministrazione di Washington svolge il suo lavoro, sorgono molte comunicazioni diverse e queste comunicazioni vengono condotte attraverso diversi canali e, naturalmente, sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, personalmente non potrei sapere qualcosa, non essere a conoscenza di qualcosa. Pertanto, in questo caso, non posso né confermarlo né confutare questo", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Foto © Imagoeconomica

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