CNN: previsto lo schieramento di militari lungo la linea del fronte. Mosca lancia 40 missili e 70 droni contro le infrastrutture energetiche ucraine
Torna alla ribalta il tema delle truppe dell’alleanza atlantica stanziate in Ucraina. Questa volta nuove indiscrezioni arrivano da un ufficiale militare europeo, secondo cui gli alleati occidentali stanno discutendo attivamente su come i paesi NATO potrebbero schierare militari per fornire assistenza nella zona smilitarizzata in caso di accordi di pace.
"Forse la presenza di alcune truppe NATO in prima linea in Ucraina potrà dissuadere il Cremlino dal tentare una lenta avanzata", ha detto alla CNN.
Anche da Parigi arrivano informazioni tutt’altro che rassicuranti nel fosco scenario che si sta vagliando tra l’élite europea. La pubblicazione Intelligence Online ha riferito che la Francia ha preparato segretamente le truppe da inviare in Ucraina. A questo scopo, lo scorso autunno Parigi ha tenuto l’esercitazione segreta Perseus volta a dispiegare forze speciali nel Paese per “respingere una svolta russa dal territorio della Bielorussia”. Unità del Comando per le operazioni speciali dell'esercito (CAST) hanno condotto esercitazioni in un'area che replicava sezioni del fiume Dnepr a nord di Kiev, effettuando tutte le manovre operative, “tenendo conto dell’analisi dell’esperienza di combattimento delle Forze Armate dell’Ucraina”.
Forze per il mantenimento della pace o del conflitto a tempo indeterminato?
I giochi di parole suonano drammaticamente contradditori e spesso equivocabili. Ci pensano figure come l’alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaia Kallas, a chiarire che l'Ucraina potrebbe ancora vincere con il giusto aiuto.
"La posta in gioco per la sicurezza europea è estremamente alta. La portata degli attacchi ibridi in Europa è già aumentata drammaticamente e (lasciare – ndr) sconfiggere l'Ucraina ci costerà molto di più che (sostenerla- ndr). Putin ha mostrato un completo disprezzo per il diritto internazionale e non ci si può fidare. Senza affidabili garanzie di sicurezza, qualsiasi accordo sul cessate il fuoco molto probabilmente fallirà, la Russia semplicemente si riarmerà e attaccherà di nuovo”, ha sostenuto la Kallas.
Certamente la presenza delle truppe NATO difficilmente sarà garanzia di una pace duratura, dal momento che il conflitto ha avuto la sua genesi proprio dall’espansionismo militare dell’alleanza fino ai confini russi, come riconosciuto dallo stesso ex segretario generale Jens Stoltenberg.
Che la soluzione del dispiegamento militare non sia una buona idea, ne è convinto anche il Financial Times, secondo cui l’idea stessa di inviare truppe europee nel Paese è estremamente problematica.
“I paesi europei sostengono Kiev e non possono in alcun modo essere considerati una terza parte neutrale, quindi, per definizione, non hanno il diritto di guidare le forze di mantenimento della pace”, sostiene la pubblicazione che parla di un rischio di uno scontro militare diretto tra le truppe europee e quelle russe.
“In questo caso, è probabile che Washington intervenga, il che porterà a una guerra su vasta scala. Se gli americani decidessero di restare fuori, ciò causerebbe un danno irreparabile all'autorità della NATO”, conclude il FT.
Mosca lancia 40 missili e 70 droni contro le infrastrutture energetiche ucraine
Continuano nel frattempo i raid russi su vasta scala nel Paese. Almeno 40 missili balistici e da crociera sono stati lanciati verso l’ovest dell’Ucraina. A solcare i cieli ucraini sono stati i Kh-101, sganciati da bombardieri strategici Tu-95Ms, insieme ai missili da crociera Kalibr, che hanno attraversato la regione di Kherson, e ai missili ipersonici Kinzhal.
"Un altro massiccio attacco russo. Siamo in pieno inverno e l'obiettivo per i russi rimane lo stesso: il nostro settore energetico. Tra gli obiettivi ci sono le infrastrutture del gas e gli impianti energetici che garantiscono la vita normale delle persone", ha osservato il presidente Volodymy Zelensky.
Ci sono stati attacchi diretti nell’oblast di Leopoli, situata al confine con la Polonia. "Due infrastrutture energetiche critiche nei distretti di Drogobych e Stryi sono state danneggiate. Fortunatamente non ci sono vittime, ma i danni sono significativi", ha dichiarato il governatore della regione, Maksym Kozytskyi.
Mentre avvenivano le incursioni, si chiudevano i colloqui tra il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, e il governo ucraino. La Germania fornirà 60 missili aggiuntivi per il sistema di difesa aerea Iris-T, con l'obiettivo di potenziare le difese contro gli attacchi russi. La consegna, come riferito dalla Dpa, avverrà dalle scorte della Bundeswehr e avrà un costo di circa 60 milioni di euro.
Foto di copertina © Imagoeconomica
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