Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il leader del Cremlino: fine della guerra con ritiro ucraino dal Donbass e neutralità. Se Kiev avrà armi nucleari useremo tutti i mezzi di distruzione a nostra disposizione

Ancora una volta, l'Unione Europea delinea quella che sarà la miope visione diplomatica per i prossimi 5 anni: guerra e riarmo, nessuna speranza di riconciliazione con Mosca.
E' questo il futuro che ci aspetta, stando al testo passato all’esame della Plenaria con 390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astensioni, che vieta iniziativa diplomatica individuale, anche se ad avviarla è un capo di governo come il cancelliere tedesco.
Nel documento approvato dal Parlamento Ue col pieno sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd (a eccezione di Strada e Tarquinio che si sono astenuti) e il voto contrario di Lega, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana si riporta che l’Eurocamera “si rammarica" addirittura "della recente telefonata del cancelliere tedesco a Vladimir Putin”.
Un chiaro assist all'industria del riarmo che ben si guarda da qualunque iniziativa volta alla distensione con Mosca. Da tempo la Nato chiede ai suoi membri di alzare almeno fino al 2% del Pil le spese per la difesa. Una richiesta su cui aveva insistito molto in passato Donald Trump (se pagano di più gli altri, gli Usa possono pagare di meno, ndr) e che, verosimilmente, sarà riproposta con l’avvio del nuovo mandato presidenziale. Nel 2025 la spesa militare dell’Italia esploderà fino a toccare quota 32 miliardi di cui 13 per nuove armi. Nel complesso, invece, il rendimento azionario dell'industria della Difesa da inizio 2022 a fine ottobre 2024 è del +72,2%.
Una bocciatura secca della mossa del capo dell’esecutivo di Berlino al quale è toccata la stessa sorte di Viktor Orbán che decise, poche ore dopo aver assunto la presidenza di turno dell’Ue, di incontrare Zelensky, Putin e Xi Jinping nel giro di pochi giorni. Il tutto avviene, inoltre, a poche ore dalla decisione del primo ministro slovacco, Robert Fico, di accettare l’invito del Cremlino a partecipare alle celebrazioni di maggio a Mosca per la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale (Grande Guerra Patriottica per i russi).

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

La leadership ucraina sogna ancora la pace attraverso la forza, mentre il fronte cede

La NATO dà il via libera per colpire la Russia anche con i missili Tomahawk

In Europa si discute segretamente sull'invio di truppe in Ucraina

La Francia dà il via libera all'Ucraina: sì ai missili a lungo raggio contro la Russia

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos