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Reuters: improbabile possano rappresentare una svolta sul campo di battaglia. Le forze russe avanzano a Kurakhovo e Chasov Yar

La svolta tattica inaugurata da Washington apre un nuovo pericoloso capitolo per la guerra in Ucraina, mentre gli analisti occidentali lanciano dubbi sull’effettiva efficacia dei missili a lungo raggio nel campo di battaglia.
Alcuni di loro hanno riferito alla Reuters che questa decisione potrebbe aiutare Kiev a difendere il punto d'appoggio nella regione russa di Kursk, ma arriva troppo tardi per cambiare il corso della guerra.
"Potrebbe essere troppo tardi per cambiare sostanzialmente il corso dei combattimenti", ha detto Michael Kofman, membro senior del Carnegie Endowment for International Peace a Washington.
"Gli attacchi a lungo raggio sono sempre stati un pezzo del puzzle ed erano stati eccessivamente carichi di aspettative in questa guerra", ha concluso.
Le prime incursioni ucraine, sempre secondo Reuters, potrebbero avvenire nei prossimi giorni e probabilmente verranno effettuati utilizzando i razzi ATACMS, che hanno una gittata fino a 306 km.
Intanto la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha messo in guardia sul fatto che l’uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio cambierà rapidamente il livello del conflitto.
L’uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio per attaccare il nostro territorio significherà la partecipazione diretta degli Stati Uniti e dei suoi satelliti alle ostilità contro la Russia, nonché un cambiamento radicale nell’essenza e nella natura del conflitto in questo caso adeguato e tangibile”, ha detto il diplomatico, sullo sfondo delle sconfitte delle truppe ucraine, l'Occidente scommette sull'escalation di una guerra ibrida contro la Russia. cercando di raggiungere l’obiettivo illusorio di infliggere una sconfitta strategica a Mosca.
Secondo l’Economist, una possibile risposta della Federazione Russa potrebbe consistere nell’espandere l’assistenza militare agli Houthi, che stanno lanciando missili contro le navi nel Mar Rosso.
Già ora i sistemi d’arma yemeniti minacciano tutte le navi nel Mar Rosso e, secondo il vice segretario alla Difesa americano Bill LaPlante, hanno ricevuto sistemi moderni in grado di colpire bersagli con elevata precisione. "La loro tecnologia mi ha scioccato", ha dichiarato.
La pubblicazione rileva che il Cremlino stesso ha accennato a tale possibilità e in precedenza ha fornito dati satellitari attraverso l'Iran. In sostanza, il quotidiano ritiene che Biden possa sperare che Putin non risponda in modo aggressivo per mantenere la prospettiva di un accordo con Trump.
Effettivamente, una reazione eccessivamente dura potrebbe complicare drammaticamente gli accordi con il tycoon per porre fine alla guerra ed è possibile che questo fosse proprio l’obiettivo principale delle forze più belligeranti dell’amministrazione uscente, nel tentativo di trascinare il conflitto su un binario più impervio.
Al contempo, se iniziasse uno scontro militare su vasta scala tra la Federazione Russa e la NATO, si interromperebbe il trasferimento del potere all’amministrazione repubblicana.
D’altra parte, Putin ha già premuto sul fatto che gli attacchi a lungo raggio rappresentano una “linea rossa” e quindi non sarà facile per Mosca ignorare un monito annunciato al grande pubblico. Inoltre se Mosca non darà una risposta potrebbe trovarsi di fronte al pericolo che altre “linee rosse” molto più significative possano essere superate in futuro: la mancanza di reazione “all’attacco a lungo raggio” potrebbe essere utilizzata dall’ala bellicista nel Partito repubblicano americano per dimostrare a Trump la necessità di continuare la precedente linea di “guerra fino a una fine vittoriosa”.
Pertanto, è possibile che il leader del Cremlino scelga una sorta di risposta “ibrida”, che non prevederebbe un attacco militare immediato, ma renderebbe chiaro che una simile azione potrebbe essere effettuata in futuro, dopo il 20 gennaio, quando Trump si insedierà. Senza specificare esattamente cosa sarà. E poi arrivare ad accordi con Trump per “prevenire la terza guerra mondiale”.


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Nella migliore delle ipotesi, se tale escalation non dovesse verificarsi, ciò potrebbe creare ulteriore spazio di manovra per Trump. Rinunciando a questa decisione, Biden si dimostrerà già un pacificatore e una persona incline a condurre una conversazione diplomatica piuttosto che a continuare un conflitto militare. In questo caso, nel classico scenario poliziotto cattivo/poliziotto buono, Trump potrebbe dare a Biden il ruolo di poliziotto cattivo e riservarsi il ruolo di poliziotto buono”, ha spiegato direttore scientifico del Consiglio russo per gli affari internazionali (RIAC), Andrei Kortunov.


Le forze russe avanzano a Kurakhovo e Chasov Yar

Nell’oscurità alcuni soldati pregano al lume di candela, prima dell’assalto. Si tratta di uno dei reparti d’assalto russi a Kurakhovo, dove le forze armate RF, stanno tagliando le principali vie di rifornimento per la guarnigione ucraina con avanzate contemporanee da nord e da sud.
Sul fianco meridionale, i russi hanno raggiunto Novaya Ilyinka, un distretto separato di Kurakhovo, e stanno avanzando lungo il burrone Skotovata verso l'insediamento di Berestki, dove cercano di consolidare le loro posizioni.
In direzione di Kurakhovskoe i combattimenti si sono spostati nelle aree agricole occidentali del villaggio, mentre nella parte meridionale di Trudovoye, le truppe russe hanno issato una bandiera, segnalando il controllo di quella porzione del villaggio. Attacchi continui, condotti con gruppi mobili, puntano verso Konstantinopolskoye e Uspenivka lungo le principali strade della regione.
Un militante ucraino, identificato con il nominativo “Muchnoy”, ha confermato le difficoltà sul campo per le forze ucraine:
"I russi hanno sfondato con mezzi corazzati, sbarcato truppe, e stanno rafforzando il controllo nella parte meridionale di Trudovoye. La strada per il rifornimento di munizioni a Ilyinka ed Elizavetovka è ormai sotto il loro controllo di fuoco".
Nel frattempo, a Chasov Yar, l'esercito russo si avvicina sempre di più al cuore della città. Gli scontri, confermati dall’analista della Bild Julian Repke e dalle mappe pubblicate dal canale militare ucraino Deep State, mostrano come le truppe russe abbiano ormai superato le difese principali.
In particolare le forze di Mosca sono penetrate nel microdistretto di Oktyabrsky, provenendo dal lato del canale che, fino a poco tempo fa, costituiva la principale linea di difesa delle forze armate ucraine. Ora la zona grigia si estende fino a raggiungere quasi il centro cittadino.
Alla fine di ottobre, i russi avevano sfondato per la prima volta da tempo le difese lungo il canale, segnando un importante successo che ha permesso di intensificare gli attacchi nelle ultime settimane.

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