Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Hrw: lo sfollamento forzato della popolazione equivale a un "crimine di guerra”. L’Ue valuterà la sospensione del dialogo politico con Israele

Il Comitato speciale dell’Onu ritiene che i metodi di guerra di Israele a Gaza siano coerenti con il genocidio. È questa la conclusione di un rapporto pubblicato sulla base delle inchieste svolte dal comitato in merito alle pratiche israeliane, determinando che le vittime civili di massa e le condizioni di pericolo di vita sono "intenzionalmente imposte" dall'esercito ai palestinesi di Gaza. "Dall'inizio della guerra, i funzionari israeliani hanno pubblicamente sostenuto politiche che privano i palestinesi delle stesse necessita' richieste per sostenere la vita: cibo, acqua e carburante", ha affermato il comitato in un comunicato stampa. "Queste dichiarazioni insieme all'interferenza sistematica e illegale degli aiuti umanitari rendono chiaro l'intento di Israele di strumentalizzare le forniture salvavita per guadagni politici e militari", continua il comitato Onu. Le conclusioni del rapporto, secondo cui Israele trattiene intenzionalmente gli aiuti dalla Striscia, usa la fame come arma di guerra ed e' negligente nell'infliggere vittime civili, sono coerenti con altre condanne delle Nazioni Unite e umanitarie della condotta di Israele. Il termine "genocidio", tuttavia, è raramente applicato alla guerra di Israele a Gaza da qualsiasi organismo collegato alle Nazioni Unite. Durissima condanna sulle condotte dell’esercito israeliano arrivano anche da parte di Human Rights Watch. L'Ong ritiene, in un rapporto pubblicato oggi, che i ripetuti ordini di evacuazione dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza portino allo sfollamento forzato della popolazione, il che equivale a un "crimine di guerra". "Human Rights Watch ha raccolto prove che i funzionari israeliani commettono il crimine di guerra del trasferimento forzato" di civili, ha scritto Hrw. Il rapporto ha aggiunto che "le azioni di Israele sembrano anche corrispondere alla definizione di pulizia etnica" nelle aree in cui l'esercito ha ordinato ai palestinesi di andarsene e dove non saranno in grado di tornare.


L’Ue valuterà la sospensione del dialogo politico con Israele

Nel frattempo, nella stessa giornata della pubblicazione delle relazioni sul massacro nella Striscia, l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell "ha presentato una proposta ai ministri Ue per discutere la possibilità di sospendere il dialogo politico" con Israele nell'ambito dell'accordo di associazione. Il tema sarà sul tavolo degli Stati Ue al prossimo Consiglio affari esteri lunedì”. Lo ha spiegato il portavoce Peter Stano nel briefing con la stampa. Borrell "intende mettere sul tavolo la discussione su come gli stati membri vedono la situazione nelle operazioni di Israele a Gaza e se Israele sta commettendo violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto internazionale umanitario". "L'accordo di associazione è il quadro politico istituzionale per guidare la relazione tra Ue" e "qualsiasi tipo di decisione riguardante le parti politiche di questo accordo è soggetta all'unanimità di tutti gli stati membri", ha anche ricordato Stano. "Spetta ai ministri vedere nelle discussioni se sono d'accordo e procedono o meno". Stano ha ricordato che "durante la riunione dei ministri degli esteri dell'Ue tenutasi a Lussemburgo in ottobre, l'Alto Rappresentante aveva già segnalato o annunciato che durante la prossima riunione di lunedì prossimo a Bruxelles, intende mettere sul tavolo la discussione su come gli stati membri vedono la situazione nelle operazioni di Israele a Gaza e se Israele sta commettendo violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto internazionale umanitario".
"Quindi, come annunciato già il mese scorso - ha spiegato Stano -, avrebbe chiesto ai ministri degli stati membri di prendere in considerazione possibili ulteriori azioni, decisioni o misure dell'Ue a seguito del parere consultivo della Corte internazionale di giustizia e della conseguente risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e di considerare se Israele abbia effettivamente violato i diritti umani e il rispetto dei diritti umani internazionali, come stabilito dall'articolo due dell'accordo di associazione con Israele. Quindi l'Alto Rappresentante inviterà i ministri degli stati membri a esprimere le loro opinioni sulla sua proposta, che sta sottoponendo loro, di sospendere il dialogo politico dell'Ue con Israele, nel quadro dell'accordo di associazione".


Tre morti ad Al-Zeitun, bilancio sale a 43.736 vittime

Almeno tre palestinesi sono morti e altri sono rimasti feriti per effetto di bombardamenti d'artiglieria israeliani su Sheikh Radwan, sobborgo a ovest di Gaza City, mentre continua il cannoneggiamento israeliano del quartiere Al-Zeitun, a sud della città. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa.
Nel suo bilancio aggiornato, il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, gestita da Hamas, ha dichiarato che almeno 43.736 persone sono state uccise in più di 13 mesi di guerra. Il bilancio include 24 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha affermato che 103.370 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre 2023.


Msf: Israele nega l’evacuazione medica di bambini verso la Cisgiordania

Le autorità israeliane hanno bloccato, senza alcuna spiegazione, l'evacuazione medica di 8 bambini e dei loro tutori da Gaza che necessitano di cure mediche, tra cui un bambino di 2 anni con amputazioni alle gambe, verso l'ospedale di Medici Senza Frontiere (Msf) in Giordania. ''E' assolutamente scioccante e oltraggioso che Israele impedisca ai bambini che hanno bisogno di cure essenziali di lasciare Gaza. Il rifiuto di Israele di effettuare evacuazioni mediche urgenti va contro ogni ragione e umanità'', ha affermato Moeen Mahmood, capomissione di Msf in Giordania. Negli ultimi mesi Msf ha richiesto l'evacuazione medica di 32 bambini e i loro tutori da Gaza alla Giordania. Solo 6 di loro sono stati autorizzati a lasciare la Striscia. Procedure lunghe e dinieghi inspiegabili bloccano la fornitura di cure mediche ai bambini gravemente feriti a Gaza. Msf chiede alle autorità israeliane di garantire l'evacuazione medica dei palestinesi che necessitano di cure mediche, compresi i loro tutori, assicurando al contempo che a tutti i pazienti e ai loro accompagnatori sia garantito un ritorno sicuro, volontario e dignitoso a Gaza. 

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Gaza: uccisi tre fratellini che avevano meno di sei anni, 47 vittime nelle ultime 24 ore

Israele continua a bombardare in Libano e Gaza

A Gaza 7 vittime su 10 sono donne e bambini, l'Onu: ''Può costituire genocidio''

Report e il genocidio a Gaza: la Palestina usata come laboratorio militare di Israele

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos