El Pais: L'esercito di Kiev lamenta la fuga di colleghi a causa della mancanza di personale militare
Il fronte sta per crollare sulla scia di una carenza di soldati, decimati dalla guerra d’attrito con la Russia.
Le Forze Armate Ucraine (AFU) stanno affrontando una crisi crescente di personale militare, con sempre più soldati che abbandonano le loro postazioni, causando il deterioramento delle operazioni sulla linea difensiva orientale. Secondo fonti riportate dal quotidiano spagnolo El Pais, la mancanza di rotazione e la demoralizzazione stanno spingendo numerosi militari a lasciare le proprie unità, indebolendo le posizioni e costringendo l'esercito ucraino a ritirarsi in alcune aree strategiche.
La situazione è particolarmente critica nel villaggio di Kurakhovo, nella regione di Donetsk, dove i soldati lamentano una crescente stanchezza e mancanza di supporto. Un ufficiale ucraino, con il nominativo Skoda, ha dichiarato che i fattori sopra citati e il costante stress stanno portando molti militari all'esaurimento fisico e mentale. "Perché torniamo indietro? Perché non abbiamo rotazioni, non ci riposiamo, siamo demoralizzati", ha affermato l'ufficiale, aggiungendo che diversi colleghi hanno abbandonato i presidi senza preavviso.
Un altro soldato ha raccontato di un militare esausto che, senza ricevere il permesso di riposare, ha semplicemente lasciato il campo di battaglia. Un fenomeno che sembra estendersi a macchia d'olio e i dati raccolti dalla Procuratura Generale Ucraina confermano la gravità della situazione: dal 2022, sono stati aperti circa 60.000 procedimenti penali per abbandono non autorizzato delle unità e circa 30.000 per diserzione. Quest’ultimo dato è aumentato drammaticamente nel 2024, con oltre 51.000 soldati che hanno lasciato le loro unità senza permesso solo nei primi nove mesi dell'anno, più del doppio rispetto al 2023, secondo quanto riportato dal New York Times. Numeri che indicano una crisi capace di minacciare la coesione e l'efficacia dell'esercito ucraino.
"Il problema ora non sono le armi, ma le persone. Nessuno vuole arruolarsi nell'esercito. Le brigate ci dicono che non possono ruotare, che presto non ci saranno più persone con cui combattere", afferma il ministero della Difesa ucraino. Come riporta El Pais, la mobilitazione forzata di civili, spesso prelevati dalle strade senza una preparazione adeguata, sta generando un esercito sempre più demotivato. "Vedono che ti prendono con la forza dalla strada e ti mandano al fronte senza molta preparazione... Non voglio qualcuno così, demotivato, accanto a me, perché la mia vita dipende da questo", ha dichiarato un ufficiale ucraino, che sottolinea la pericolosità di combattere con soldati impreparati.
La nuova legge sulla mobilitazione, entrata in vigore il 18 maggio, obbliga tutti i coscritti a fornire i propri dati agli uffici di arruolamento e introduce restrizioni severe per gli evasori, tra cui il divieto di guidare. Tuttavia, queste misure non sembrano sufficienti a fermare il crollo della disciplina tra le file dell’AFU.
Combattimenti nell'est: Chasov Yar e Kurakhovo sotto pressione russa
Nel frattempo continua a deteriorarsi la situazione militare sul fronte orientale, con le forze armate russe che stanno facendo significativi progressi in vari settori.
L'analista militare di Bild, Julian Röpke, ha riferito che, dopo cinque mesi di combattimenti feroci, Mosca è riuscita a sfondare il fronte ucraino a sud di Chasov Yar. La città, che riveste un'importanza strategica nella regione di Donetsk, ha resistito agli assalti per mesi, ma recentemente l'avanguardia cecena ha attraversato il canale Seversky Donets-Donbass, avanzando di 2,5 km verso ovest e issato la bandiera su un edificio industriale nella zona, consolidando una testa di ponte vitale per ulteriori operazioni militari.
Secondo Röpke, tuttavia, è improbabile che i russi continuino verso ovest. Piuttosto, potrebbero virare a nord per spingersi verso il centro della città.
Al contempo, la situazione è particolarmente critica per le forze ucraine a Kurakhovo, un altro insediamento chiave nella regione. Come afferma sempre El Pais, i militari ucraini sono preoccupati che la città sia prossima all'accerchiamento da parte delle forze russe, con una dinamica simile a quanto avvenuto recentemente ad Avdiivka e Ugledar. Il vice comandante di una brigata aviotrasportata ucraina, Yevgeny Churbanov, ha confermato che la mancanza di personale sta ulteriormente complicando la difesa dell’insediamento, mentre le forze russe continuano ad avanzare.
Anche Gornyak, una cittadina nelle vicinanze di Kurakhovo, è al centro di intense schermaglie. Le forze russe hanno recentemente attraversato il fiume Volchya e sono avanzate verso la parte posteriore del centro abitato, mentre le fonti di Kiev riferiscono che il “nemico” sta continuando a consolidare le sue posizioni lungo tutto il fronte.
“La situazione intorno a Gornyak non sta andando bene. I russi sono avanzati nella periferia nord e continuano ad addentrarsi nella città con l’obiettivo di occuparla completamente. È molto difficile per i soldati delle forze armate ucraine presenti lì adesso”, riferisce il canale ucraino DeepState che lavora per la Direzione principale dell'intelligence ucraina.
Le operazioni russe si stanno intensificando infine verso Pokrovsk, un importante nodo di trasporti. Sempre secondo la risorsa analitica DeepState, Mosca è entrata nel villaggio di Zvezdnoye, alla periferia di Kurakhovka, e continuano a spingere verso Gornyak. Il controllo di questi insediamenti chiave potrebbe permettere alle forze russe di isolare ulteriormente le posizioni ucraine, rendendo difficili eventuali controffensive.
Al contempo le truppe AFU segnalano gravi difficoltà logistiche nella vicina Selidovo, ormai quasi completamente isolata, con le forze russe che hanno tagliato tutte le vie di rifornimento tranne una, che risulta comunque estremamente pericolosa per i convogli ucraini.
Pokrovsk è vista come un obiettivo strategico fondamentale per la Russia, che, se conquistato, potrebbe aprire la strada verso altre città ucraine chiave, come Konstantinovka, Druzhkovka, Kramatorsk e Slavyansk. L’insediamento rappresenta infatti una base logistica, principale snodo dei trasporti delle forze armate ucraine dove si intersecano numerose linee stradali e ferroviarie.
Senza di esso, Kiev avrà difficoltà a trasferire truppe, cibo e munizioni in altre parti della linea del fronte estesa. Il destino della città è dunque legato al destino dell'intera regione di Donetsk.
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