Alla base Usaf di Aviano ci si prepara ad un conflitto su vasta scala, ma è ancora solo un'esercitazione. Si chiama Steadfast Nomad (STND) e lo scorso 25 settembre ha riunito le forze militari dei membri della NATO, tra cui Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia e Grecia. Un evento di addestramento che non ha rappresentato solo uno scambio tattico, ma anche un test di resilienza e capacità delle forze di terra nell'affrontare minacce del mondo reale sul campo di battaglia moderno.
STND è stato progettato come un'esercitazione forza contro forza che, secondo i suoi curatori, presenta profonde sfide strategiche e tecniche. Esperti in materia tattica (SME) di ogni nazione hanno lavorato fianco a fianco, combinando le loro migliori pratiche e strategie collaudate in battaglia per formare una forza di terra più letale e capace, pronta a rispondere in qualsiasi situazione, scoraggiare potenziali minacce e difendere in un contesto globale sempre più complesso.
"L'obiettivo è quello di integrare meglio le diverse forze nato e imparare gli uni dagli altri e comprendere a pieno come usare i nuovi sistemi che sono fondamentali per questa esercitazione. E' fondamentale saper fronteggiare la battaglia mentre si attacca un velivolo in azione. Così gli aviatori stanno imparando tattiche migliori e rafforzare le nostre procedure tecnico-tattiche", ha dichiarato il sergente maggiore statunitense, Phillip Basalyga, del 31° squadrone delle forze di sicurezza, parlando ai membri militari della Nato presenti alle manovre.
Ad Aviano è stato impiegato un C-17 Globemaster III dell'aeronautica militare statunitense, assegnato al 67th Airlift Wing, accanto ad un ampio dispiegamento di personale, armi e veicoli fuoristrada.
Ad amplificare l'intensità dell'esercitazione ha contribuito l'uso dell'Home Station Instrumentation Training System (HITS), una tecnologia all'avanguardia che crea simulazioni in tempo reale, consentendo a ogni soldato di sperimentare la pressione del campo di battaglia come se fosse reale. Un sistema in grado di aumentare il realismo dell'addestramento, “dotando le truppe di competenze critiche necessarie per affrontare le minacce moderne ovunque possano essere schierate”.
Le recenti prove di forze sono state precedute dalla più grande esercitazione dal vivo della NATO degli ultimi decenni: Steadfast Defender 2024, che ha coinvolto oltre 90.000 militari, più di 50 navi, oltre 80 velivoli impegnati in centinaia di sortite e oltre 1100 veicoli da combattimento provenienti dai 32 paesi membri della NATO. Un addestramento che si è concentrato sulla promozione della prontezza operativa in tutti i domini e a tutti i livelli di comando, dallo strategico all'operativo fino al tattico, ideata per dimostrare la capacità dell'Alleanza di rinforzare l'Europa continentale tramite il movimento transatlantico delle forze da Nord America e Regno Unito.
Manovre che prospettano lo scenario di una guerra aperta contro la Russia da combattere sul continente europeo. A questo proposito il think tank americano, Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) ha pubblicato un’analisi del grado di preparazione dei paesi della NATO per fronteggiare questo scenario. Secondo lo studio, la direzione più probabile dello scontro con Mosca sarà il Baltico e su questa base, dal 2022 l’Alleanza si è concentrata sull’aumento della spesa per la difesa al 2% da parte di 23 paesi partecipanti. In termini monetari si tratterà di 380 miliardi di dollari (rispetto ai 235 miliardi del 2014).
Almeno il 20% di essi andrà a modernizzare gli eserciti e si prevede di costituire forze di schieramento avanzato (EFP) in Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia con l'obiettivo di creare unità a livello di brigata (fino a 5mila soldati).
Un elemento significativo sarà il nuovo NATO Force Model (NFM), che prevede un aumento delle forze in elevato stato di prontezza inviate per il dispiegamento nelle parti settentrionale, centrale e meridionale del “fianco orientale”, con specifici piani di difesa preassegnati: entro 10 giorni oltre 100.000 soldati; dai 10 ai 30 giorni fino a 200.000; dai 30 ai 180 giorni almeno 500.000. In precedenza, per i primi 15 giorni, le riserve ammontavano a 40.000 unità.
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Prove di guerra alla base di Aviano con l'esercitazione Steadfat Nomad 2024
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- Francesco Ciotti