Il commento: “Parte dei conflitti in Medio Oriente è causata da Tel Aviv, che ora bombarda cinque paesi contemporaneamente”
“Non ho mai visto una realtà di tale disagio come quella che ho trovato nei campi profughi palestinesi”. Con queste parole, Alessandro Di Battista ha commentato gli eventi in corso a Gaza. L'azione intrapresa da Israele contro il popolo palestinese è cruenta e drammatica, e prevale l'assenza totale di diritti economici, sociali, politici e civili. Come se non bastasse, “Israele sta cercando in ogni modo di coinvolgere l'Iran in una guerra diretta”, ha aggiunto Di Battista, sottolineando come ciò stia avvenendo in un momento particolarmente delicato, in cui l'Iran è oggettivamente debole. Non è da escludere, infatti, che Israele abbia deciso di iniziare uno scontro diretto ora, prima che l'Iran possa dotarsi di un ordigno atomico. Davanti a questo orrore, la narrazione rimane invariata: “Israele ha diritto a difendersi”. Questa frase viene ripetuta ininterrottamente dal 7 ottobre. Si arriva persino a giustificare la colonizzazione israeliana dei territori palestinesi come parte di una strategia difensiva. Ma l’origine di una parte considerevole delle violenze che si consumano in Medio Oriente sono la causa dell’azione di Israele, che continua a portare avanti la sua politica di “occupazione di territori non propri”. La Palestina, infatti, non è l’unico caso. “Israeleoccupa anche territori siriani, come le Alture del Golan, anche qui in violazione del diritto internazionale. Eppure Israele sostiene che l'occupazione di quei territori sia legittima”. Tornando al Libano, “dal 1978 a oggi, questa è la quarta volta che Israele invade il paese”. Questo dimostra che la guerra non risolve mai i conflitti, anzi, alimenta il desiderio di vendetta, “soprattutto quando Israele compie stragi di civili”. “Durante la prima e la seconda invasione del Libano, avvenuta nel 1982, Hezbollah non esisteva: è nato come reazione all'invasione e alle violenze perpetrate da Israele. Anche la nascita di Hamas - ha proseguito - è legata alle violenze commesse da Israele contro i palestinesi”. La terza invasione del Libano da parte di Israele è avvenuta nel 2006. “Durante quell'occasione, Giulio Andreotti disse: ‘Se fossi nato in un campo profughi palestinese in Libano, probabilmente sarei diventato anch'io un terrorista’”. Oggi siamo arrivati alla quarta invasione, mentre “Israele continua a bombardare contemporaneamente cinque paesi: Gaza, Yemen, Iraq, Siria e Libano”.
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