Politico: Zaluzhny era in disaccordo con Zelensky sull’offensiva in Russia. WSJ: “Morti e feriti hanno superato il milione”. Gli alleati iniziano a discutere sulla fine del conflitto
Continua ad essere dinamica la situazione bellica nella regione di Kursk. L'agenzia di stampa ucraina Rbc-Ukraine ha annunciato che le forze armate di Kiev hanno aperto una breccia in un altro punto del confine russo nella regione, avanzando verso ovest nei territori controllati da Mosca, in direzione del villaggio di Vesyoloye, nel distretto di Glushkovsky.
L'operazione, avvenuta circa una settimana fa, è stata condivisa sui social media dall'unità del Gruppo Khorne della 116ª Brigata Meccanizzata Separata delle Forze Armate ucraine. "Siamo entrati in una nuova posizione, a diversi chilometri dentro il territorio russo", hanno scritto, coadiuvando il messaggio con un filmato che mostra i veicoli militari ucraini superare le barriere anticarro, attraversare i campi e le piantagioni forestali, e infine entrare in un insediamento.
Anche i commissari militari russi, riferiscono che da quasi una settimana il “nemico” sta conducendo operazioni offensive nel distretto di Glushkovsky, passando per Medvezhye e Novy Put, con l'obiettivo di sfondare per colpire le retrovie delle truppe di Mosca che stanno conducendo una controffensiva nel distretto di Korenevsky.
"L'AFU sta cercando di prendere d'assalto Veseloye, dove è riuscita ad entrare in periferia alcune volte, ma soprattutto sta cercando di aggirarla attraverso i campi sui fianchi. Vogliono anche sfondare la stazione di Glushkovo", affermano le fonti militari di Mosca.
Al contempo, il ministero della Difesa russo ha notificato che le forze armate RF sono riuscite a respingere cinque tentativi nemici di sfondare il confine verso gli insediamenti di Veseloye e Medvezhye, determinando perdite nell'AFU pari a 400 soldati e 19 veicoli corazzati, tra cui quattro carri armati, un veicolo da combattimento di fanteria CV-90 di fabbricazione svedese e 14 veicoli da combattimento corazzati. Dall'inizio delle ostilità nella regione russa di confine, secondo il Dipartimento Militare, le perdite ucraine ammonterebbero a oltre 14.200 soldati, 119 carri armati, 45 veicoli da combattimento di fanteria, 91 veicoli corazzati per il trasporto truppe, 743 veicoli da combattimento corazzati, 445 veicoli, 103 pezzi d'artiglieria, 28 sistemi di lanciarazzi multipli.
Nel frattempo emergono curiosi retroscena sulla decisione di intraprendere l’offensiva avviata da Kiev lo scorso 6 agosto. Secondo il quotidiano Politico, Volodymyr Zelensky, ha spinto per questo piano, nonostante l'opposizione di alcuni alti comandanti militari ucraini, tra cui l'ex comandante delle forze armate, Valery Zaluzhny, che riteneva rischioso l'attacco, poiché mancava un piano chiaro su cosa fare dopo aver superato il confine. Anche il comandante Emil Ishkulov era contrario, temendo che la sua brigata fosse troppo esposta in territorio russo. Nonostante questi dubbi, le forze ucraine hanno lanciato l’attacco, raggiungendo successi iniziali e catturando numerosi soldati russi. Tuttavia, segnala Politico, questo non ha impedito alle truppe russe di continuare a segnare alcuni successi tattici a Donetsk e di mantenere la loro spinta incessante.
Secondo alcuni soldati ucraini con cui ha parlato il quotidiano, le perdite di Kiev stanno aumentando rapidamente a Donetsk, costringendo Syrskyi a iniziare a dislocare alcune unità da Kursk per rafforzare le difese nel Donbass.
Nell’Est, le forze russe sono diventate più attive anche vicino a Ugledar, nella regione di Donetsk. La cattura di questo insediamento sarebbe un grave colpo per l'Ucraina, poiché priverebbe le truppe della capacità di colpire con l'artiglieria le rotte logistiche chiave dei russi, specialmente le stazioni ferroviarie come Volnovakha. Secondo l'esperto militare ucraino Vladislav Seleznev, citato dal quotidiano ucraino Unian, la perdita di questo insediamento faciliterebbe la protezione delle vie di comunicazione russe lungo la costa del Mar d'Azov, considerate vulnerabili, come il ponte di Kerch.
Seleznev sottolinea che, sebbene persista la minaccia nella regione di Zaporizhzhia, dove destano preoccupazione i movimenti di un grande gruppo di truppe russe, il "Dnepr", comandato dal generale Mikhail Teplinsky, l'attenzione principale delle operazioni di Mosca si concentra attualmente sulle direzioni di Pokrovsky e Kurakhovsky.
Gli alleati iniziano a discutere sulla fine del conflitto
Tracciando un bilancio sul lungo periodo, la guerra sta giungendo ad un punto morto, con gli l’AFU, prossima a soccombere per esaurimento. Il Wall Street Journal, basandosi su fonti di intelligence occidentali, annuncia che il numero di ucraini e russi uccisi o feriti in 2 anni e mezzo di guerra ha raggiunto la spaventosa cifra di un milione di uomini, con Mosca, tuttavia, che disporrebbe di un più ampio bacino di reclutamento.
Il Washington Post lancia l’allarme sul fatto che Kiev non abbia abbastanza soldati per una “guerra infinita ed estenuante” e, parlando con i militari ucraini feriti, è giunto alla conclusione che le forze armate sono esauste e non possono combattere per sempre.
Volodymyr Zelensky © Imagoeconomica
Ma anche l’opzione tanto ambita da Zelensky di effettuare attacchi a lungo raggio con armi occidentali, salvo scavalcare nuove pericolose linee rosse, non potrà cambiare la situazione sul campo di battaglia.
Ne ha scritto recentemente il Sunday Times, citando l’intelligence britannica che ha mostrato una mappa della distruzione degli oggetti sul territorio russo nel raggio di azione dei missili Storm Shadow. La gittata di questi sistemi, 250 chilometri, permetterebbe di colpire 14 aeroporti e basi aeree, una raffineria di petrolio e il quartier generale del distretto militare meridionale a Rostov sul Don, dove probabilmente si trova il comando delle operazioni militari dell'esercito russo in Ucraina.
“Tuttavia, è anche necessario tenere conto del fatto che le forze armate russe potrebbero portare i loro aerei oltre la portata non solo di Storm Shadow, ma anche dell'ATACMS, il che rende i missili privi di significato per il corso della guerra”, sostiene l’intelligence inglese.
La capitolazione sembra solo questione di tempo e per allontanare il peggiore degli scenari, secondo quanto riportato da Bloomberg, alcuni alleati dell'Ucraina hanno iniziato a discutere sulla possibile fine del conflitto con la Russia, valutando l'opzione di un cessate il fuoco.
Zelensky, tuttavia, sia pubblicamente che privatamente, ha ribadito la sua ferma opposizione a cedere territori alla Russia e negli Stati Uniti, un alto funzionario ha riferito che il piano di pace del leader ucraino è visto come ambizioso e teorico, senza dettagli specifici. Queste discussioni stanno inoltre alimentando divisioni tra i curatori occidentali: alcuni sono preoccupati per una possibile escalation da parte di Putin e sono favorevoli a una soluzione diplomatica, mentre altri sostengono l'idea di prolungare il conflitto con un maggiore supporto militare.
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