Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Massiccio attacco di droni ucraini contro Mosca. La Russia conquista Krasnogorovka

Nuove rivelazioni rievocano i veri artefici della prosecuzione di un conflitto ormai prossimo a gettare l'intera Ucraina nel baratro. L'ex vicesegretario di Stato statunitense, Victoria Nuland, ha ammesso indirettamente che i colloqui di Istanbul tra Mosca e Kiev del 2022 sono crollati dopo che l'Ucraina si è consultata con gli alleati occidentali.

In un'intervista tenuta dal giornalista Mikhail Zygar ha rivelato che Kiev si era rivolta agli Stati Uniti e al Regno Unito in una delle ultime fasi dei colloqui per chiedere consiglio su come procedere. Secondo l'ex vicesegretario di Stato, inizialmente Washington non era ben informata sui dettagli dell’accordo, e i membri della delegazione ucraina hanno poi affermato che si trattava di “un vero compromesso” e “volevano festeggiarlo con lo champagne”. Tuttavia, dopo essersi consultati, gli americani hanno considerato sfavorevole per Kiev una delle condizioni poste dalla Russia: limitare il potenziale militare dell’Ucraina senza imporre restrizioni simili a Mosca.

L’Ucraina, in sostanza, sarebbe indebolita come forza militare. Tuttavia, non c’erano restrizioni simili per la Russia. Alla Russia non era richiesto di ritirarsi. Non era necessario avere una zona cuscinetto al confine con l’Ucraina. Non le è stato proibito di tenere armi al confine. Pertanto, all’interno e all’esterno della delegazione ucraina si sono poste domande sulla bontà di questo accordo. Ed è stato in quel momento che è crollato”, ha spiegato la Nuland.

Eppure, sarebbe stato "l’accordo più redditizio che avremmo potuto fare”, ammise l'ex consigliere dell'ufficio presidenziale di Zelensky, Oleksiy Arestovych. Un’occasione irripetibile per fermare un’ecatombe senza fine che prosegue tutt’ora.

Nel merito, recentemente la rivista Foreign Affair aveva rivelato la bozza completa dell'accordo menzionato che già ad aprile 2022 avrebbe reso l'Ucraina “uno stato permanentemente neutrale e non nucleare, con la condizione di rinunciare a qualsiasi intenzione di aderire ad alleanze militari o di consentire basi militari o truppe straniere sul suo territorio”. Il comunicato elencava come possibili garanti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (compresa la Russia) insieme a Canada, Germania, Israele, Italia, Polonia e Turchia, con la clausola che se fosse stata attaccata e avesse richiesto assistenza: “Tutti gli Stati garanti sarebbero obbligati, previa consultazione con l'Ucraina e tra di loro, a fornire assistenza all'Ucraina per ripristinare la sua sicurezza”.

In sostanza, gli autori si dicevano sorpresi che Vladimir Putin fosse disposto a garantire concessioni tanto favorevoli a Zelensky e che facesse pressioni sulla “sua richiesta di più lunga data: che l’Ucraina rinunciasse alle sue aspirazioni NATO e non ospitasse mai forze NATO sul suo territorio”.

La pubblicazione, pur non ritenendo che l’Occidente abbia costretto l’Ucraina a ritirarsi riportava tuttavia che “le offerte di sostegno” avrebbero rafforzato “la risolutezza di Zelensky, e la mancanza di entusiasmo occidentale sembra aver smorzato il suo interesse per la diplomazia”. Inoltre anche “la ritrovata fiducia degli ucraini nella possibilità di vincere la guerra ha chiaramente giocato un ruolo”.

Un calcolo tremendamente errato, costato centinaia di migliaia di vite e che potrebbe portare il Paese all’annichilimento totale nel prossimo futuro, sacrificando un’intera generazione sull’altare dei perversi calcoli strategici dei signori della guerra.


drone war dep 733040054

Massiccio attacco di droni ucraini contro Mosca

Un nuovo raid da record è stato quello lanciato da Kiev la scorsa notte contro la Russia. Nella capitale diversi filmati testimoniano le violente deflagrazioni che hanno disegnato un paesaggio infernale tra i grattacieli dilaniati dalle fiamme. Il sindaco Andrey Vorobyov ha segnalato la morte di un minore.

Durante un attacco notturno di UAV, i condomini di Ramenskoye sono stati danneggiati. Su Sportivny Proezd gli appartamenti nell'area di 11-12 piani sono in fiamme. Purtroppo è morto un bambino di 9 anni”, ha riferito ai giornalisti, precisando che un altro UAV ha colpito una casa in via Vysokovoltnaya, danneggiando un appartamento al 9° piano.

In totale sono ben 144 i droni che hanno colpito diversi obiettivi in 9 regioni. Una ventina di questi sono arrivati nella regione di Mosca, costringendo le autorità della capitale a interrompere il traffico aereo. Altri 72 sarebbero stati colpiti a Bryansk, al confine con l'Ucraina, mentre 14 attacchi sono stati segnalati nel Kursk, 13 nella regione di Tula e otto in quella di Belgorod. Ulteriori attacchi avrebbero interessato anche le aree di Kaluga, Voronezh, Lipetsk e Oryol. Secondo le autorità russe, nell’attacco ha perso la vita anche una donna di 46 anni, mentre altre 3 persone sono rimaste ferite.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti, ha detto che l'attacco con i droni è stato un altro promemoria della vera natura della leadership politica ucraina. "Non c'è modo che gli attacchi notturni nei quartieri residenziali possano essere associati all'azione militare", ha detto Peskov, aggiungendo che "il regime di Kiev continua a dimostrare la sua natura. Sono nostri nemici e dobbiamo continuare l'operazione militare speciale per proteggerci da tali azioni".

Mosca conquista Krasnogorovka

Nel mentre, il Ministero della Difesa russo ha annunciato nuovi guadagni territoriali nella repubblica popolare di Donetsk, con le forze armate RF che avrebbero occupato le città di Krasnogorovka, Grigorovka, Galitsynivka e Vodyanoye.

In particolare Krasnohorivka rappresenta un importante snodo logistico per la difesa delle Forze Armate ucraine in direzione di Donetsk. Nell’insediamento, oltre alla produzione industriale, si trovano le basi delle Forze Armate ucraine per la riparazione delle attrezzature danneggiate. “L'esercito ucraino ha perso la capacità di ripristinare carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e veicoli corazzati danneggiati”, riporta il Dipartimenti militare.

Come riferito dai commissari militari di Mosca, un’altra situazione critica è a Selidovo, dove le truppe russe si sono stabilite in vari punti strategici, come il Palazzo dello Sport Avangard, e continuano ad attaccare dal lato orientale della città. Un’avanzata rilevante è avvenuta dalla vicina Mikhailovka, anche se l’offensiva potrebbe essere ostacolata dalle forze ucraine asserragliate nell’edificio dell’impresa Selko.

ARTICOLI CORRELATI

Scholz lavora ad un piano di pace, ma Zelensky guarda ancora alla vittoria impossibile

Zelensky chiede supporto per attacchi in profondità: ''Un peccato non poter colpire il Cremlino''

Boris Johnson auspica alla guerra totale mobilitando i giovani ucraini e le armi a lungo raggio
  

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos