Zelensky: riuscito test del nostro primo missile balistico. Incursione ucraina su Belgorod. AIEA: rischio incidente nucleare sulla centrale di Kursk. Grossi: ho visto tracce degli attacchi
Dopo l'attacco russo su vasta scala che ieri ha paralizzato l'infrastruttura energetica ucraina, Kiev medita ora una risposta per rilanciare la posta in gioco. Una partita pericolosa che mette a rischio la sopravvivenza stessa delle infrastrutture vitali del Paese. A seguito del raid di ieri, almeno 5 sottostazioni di distribuzione elettrica sono state danneggiate o distrutte, assieme alla sala turbine della centrale idroelettrica di Kiev. Si tratta in modo particolare della sottostazione Vinnitskaya da 750 kV e delle analoghe della Bar, Khmelnitskaya, Trikhaty, Pervomaiskaya da 330 kV.
Un colpo piuttosto doloroso, che se dovesse riproporsi, coinvolgendo anche le sottostazioni da 750 kV “Dneprovskaya”, “Severoukrainskaya”, “Kyiv” e “Zapadnoukrainskaya”, potrebbe risultare fatale con l’avvicinarsi della stagione fredda. Secondo il ministro dell'Energia, German Galushchenko, l'Ucraina è forse sull'orlo dell'inverno più difficile della sua storia, mentre la società Ukrenergo ha definito l'entità dei danni agli impianti energetici estremamente elevata, con le centrali elettriche e le sottostazioni funzionanti al limite della capacità.
Ma Volodymyr Zelensky pensa ora ad attacchi in profondità all'interno del territorio nemico. Associated Press rivela che Kiev afferma di avere una nuova arma a lungo raggio per colpire la Russia senza chiedere il permesso agli alleati: si tratterebbe di una combinazione di missili e droni di produzione propria.
Nel merito, esattamente oggi, il leader ucraino ha annunciato l'esito favorevole del test sul primo missile balistico di fabbricazione nazionale. "Forse è troppo presto per parlarne, ma voglio condividerlo con voi", ha affermato il presidente al forum sull'indipendenza dell'Ucraina 2024 a Kiev, come riporta Ukrainska Pravda.
Il Palianytsia, così è stato soprannominato il nuovo dispositivo, ha avuto il suo volo inaugurale in occasione del 33° anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina dall'ex Unione Sovietica, prendendo di mira un'installazione militare russa nel territorio occupato.
“I difensori della vita non dovrebbero avere restrizioni sulle armi, fintanto che la Russia usa tutti i tipi di armi”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un messaggio Telegram dopo gli attacchi.
Un video militare ucraino ha lasciato intendere che il suo raggio d'azione raggiungesse i 700 chilometri, garantendo al Palianytsia la possibilità di colpire almeno 20 campi d'aviazione russi.
Il ministro ucraino della Tecnologia, Mykhailo Fedorov, ha dichiarato all'Associated Press, nella sua prima intervista sulla nuova arma, che il prossimo passo sarà quello di aumentare la produzione.
Volodymyr Zelensky
“Penso che questo cambierà le carte in tavola, perché saremo in grado di colpire dove la Russia oggi non se lo aspetta”, ha dichiarato, rifiutando di approfondire il raggio d'azione o l'attuale fornitura, adducendo motivi di sicurezza.
Sempre AP sottolinea come i campi di battaglia ucraini siano diventati un laboratorio di prova mortale per nuove armi e nuovi adattamenti di quelle vecchie, ma il nuovo dispositivo bellico è stato un obiettivo a lungo termine dell'Ucraina. Uno degli specialisti coinvolti nel progetto del missile a lungo raggio ha detto che si tratta di “uno sviluppo completamente nuovo, da zero”, iniziato circa 18 mesi fa.
Secondo Politico, la strategia di Kiev mira a persuadere Washington a favore della rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi fornite dagli Stati Uniti, allo scopo di intensificare la propria offensiva. Alcune fonti della testata riportano che funzionari ucraini stanno preparando una lista di obiettivi a lungo raggio in Russia, da presentare ai principali responsabili della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, sostenendo che l'esercito di Kiev potrebbe colpirli se Washington eliminasse le attuali restrizioni. L'Ucraina, in sostanza starebbe utilizzando questa lista come un'ultima, disperata mossa per convincere gli Stati Uniti a rivedere le proprie politiche in materia di armamenti. Nel frattempo, da Mosca si considera già attiva la partecipazione statunitense nel conflitto. Il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, ha infatti affermato che il coinvolgimento degli Stati Uniti nell'organizzazione dell'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk è "un fatto evidente", sottolineando che si stanno osservando le conseguenze pratiche di tale coinvolgimento.
Incursione ucraina su Belgorod
Dopo lo sfondamento nel Kursk, le truppe AFU questa mattina hanno tentato un’incursione disperata anche nella regione di confine di Belgorod. “È emersa l’informazione che il nemico sta cercando di sfondare il confine della regione”, ha ammesso il governatore, Vyacheslav Gladkov, in un messaggio su Telegram.
Secondo il ministero della Difesa russo, la situazione al confine rimane difficile ma sotto controllo. “Il nostro personale militare sta svolgendo un lavoro di routine”, ha riferito.
Da quanto si apprende, sono circa 500 i militari di Kiev che stanno cercando di sfondare nei pressi di Nekhoteyevka e di Shebekino. Tra loro, stando a quanto afferma il canale di notizie russo Mash, ci sarebbero mercenari stranieri provenienti da Polonia, Georgia e Stati Uniti.
AIEA: rischio incidente nucleare sulla centrale di Kursk
Nel frattempo nubi minacciose si levano sull’integrità strutturale della centrale nucleare di Kursk, nel contesto dell’incursione ucraina avviata il 6 agosto nella regione.
Dopo l’allarme lanciato da Vladimir Putin qualche giorno fa, adesso è il direttore generale dell’Agenzia Atomica, Rafael Grossi, a mettere in allerta la comunità internazionale poco dopo aver visitato l’impianto: esiste il “pericolo di un incidente nucleare", ha dichiarato senza mezzi termini, specificando che la natura della minaccia è reale e non mancano i precedenti.
“Oggi sono stato informato di diversi casi di attacchi di droni sul territorio, sulle strutture della stazione, mentre ero alla stazione, ho visto tracce di questi attacchi. In generale, il fatto è che a pochi chilometri dalla centrale nucleare sono in corso ostilità, causando grande preoccupazione e preoccupazione per il regime di sicurezza", ha detto. L'AIEA in tutto il mondo è responsabile del mantenimento del regime di sicurezza degli impianti nucleari.
ARTICOLI CORRELATI
Mosca lancia un attacco su vasta scala contro le infrastrutture energetiche ucraine
L'Ue si prepara all'invio di militari della Nato in Ucraina
L'Ucraina intensifica gli attacchi contro la Russia, mentre Mosca avanza ad est