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Nella lista dei desideri del generale Walker: munizioni, missili e droni capaci di eliminare più nemici contemporaneamente

Il nuovo capo di Stato maggiore dell'esercito britannico, Sir Roly Walker, parlando con i giornalisti, ha spiegato che l’Occidente si trova di fronte a un “asse di sconvolgimenti” composto da Russia, Cina, Corea del Nord e Iran. Per questo motivo, il Regno Unito deve essere pronto a una possibile Terza guerra mondiale nel giro dei prossimi tre anni. Tra gli indicatori presi in esame dal generale Walker come conferma di un possibile conflitto mondiale, oltre alla guerra in Ucraina, dove la Russia potrebbe voler vendicarsi per il supporto a Kiev, vi è anche la tesi avanzata dagli Stati Uniti secondo cui la Cina potrebbe invadere Taiwan nel 2027 e l'Iran potrebbe decidere di rompere l'accordo sul nucleare, già di per sé incerto.

Per questi motivi, Sir Roly Walker ha auspicato che la Gran Bretagna si prepari a sfruttare le sue “abilità di una democrazia liberale contro le debolezze delle economie rigide dei Paesi autocratici”, rendendo il proprio esercito molto più letale. Tra i desideri del generale Walker vi è l'acquisto di munizioni, missili con testate multiple e sciami di droni capaci di eliminare molti più nemici contemporaneamente. “Sto dicendo che non siamo su un percorso inesorabile verso la guerra, ma che abbiamo l’assoluta urgenza di ripristinare una forza credibile per sostenere la deterrenza. Se riusciamo a raddoppiare e poi a triplicare la nostra potenza di combattimento - ha sottolineato il generale Walker - qualsiasi forza di terra britannica sarà in grado di distruggere una forza almeno tre volte più grande e di continuare a farlo. In questo modo avremo la certezza di essere pronti e in grado di combattere contro chiunque e di vincere”.
Avendo donato carri armati, missili, artiglieria e grandi quantità di munizioni all'Ucraina, le parole del nuovo capo dell'esercito britannico arrivano in un momento in cui le dimensioni delle forze armate inglesi sono al minimo degli ultimi 300 anni. Parole che - come ha spiegato il quotidiano britannico “The Guardian” - saranno interpretate da alcuni come un appello per futuri investimenti. Il governo laburista ha accettato di aumentare la spesa per la difesa dall'attuale 2,32% del PIL (64,6 miliardi di sterline) al 2,5%. Tuttavia, i ministri vogliono esaminare i conti del paese prima di decidere cosa sia effettivamente possibile. I conservatori, invece, si sono già impegnati a raggiungere questo obiettivo entro il 2030.

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