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Alto funzionario dell’Alleanza: superato l’obiettivo di schierare 300.000 soldati in stato di massima allerta

I proclami bellicosi da Occidente hanno ormai superato gli anni più bui della guerra fredda, con la proliferazione nucleare in Europa che adesso corre a pieno regime.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato che gli Stati Uniti stanno “modernizzando le loro armi nucleari in Europa” e “gli F-35 dell’Olanda sono pienamente operativi” per “lanciare le atomiche”. Lo ha affermato prima della ministeriale difesa della Nato di Bruxelles. Un annuncio fatto mentre, come riferito giovedì da un alto funzionario dell'Alleanza, i paesi del Trattato Nord Atlantico hanno superato l'obiettivo di schierare 300.000 soldati in stato di massima prontezza per fronteggiare la “minaccia russa”.
Se le sfide si evolvono, la postura nucleare della NATO resta la stessa: preservare la pace, scoraggiare aggressioni", ha aggiunto, sottolineando che “il deterrente nucleare dell’Alleanza è la nostra garanzia di sicurezza suprema: dalla Russia vediamo un uso pericoloso della retorica nucleare, esercitazioni, dislocamenti in Bielorussia".
"Le sfide – ha concluso – non vengono solo dalla Russia ma anche dalla Cina, che sta pesantemente rinforzando il suo arsenale, compresi i missili balistici in grado di raggiungere il territorio della NATO". Stoltenberg ha infine citato la Corea del Nord e l’Iran come fattori di rischio da dover fronteggiare.


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Jens Stoltenberg © Imagoeconomica


L'F-35A Joint Strike Fighter è stato ufficialmente certificato per trasportare la bomba termonucleare B61-12 il 12 ottobre 2023, diventando così il primo caccia stealth a poter trasportare un'arma nucleare, rendendo l'F-35A la prima piattaforma di 5° generazione "doppia capacità”. La B61-12 è l’ultima variante della ormai obsoleta B61, progettata per penetrare in profondità nei centri di comando del nemico, può essere sparata al bersaglio in modalità di gravità balistica o di caduta guidata. Con una precisione sul bersaglio di circa 30 metri, ottenuta grazie ad un sistema di navigazione inerziale, trasporta una testata nucleare a basso rendimento modulabile a quattro livelli di potenza: 0,3 kt, 1,5 kt, 10 kt e 50 kt.
Il responsabile del Comando per il combattimento aereo e della divisione per la deterrenza strategica e l’integrazione nucleare dell’U.S. Air Force, Daniel Jackson, ha dichiarato che avere un cacciabombardiere di quinta generazione dual capacity consente di avere una nuova capacità di livello strategico che si aggiunge a quella del bombardiere B-2, l’aereo stealth che sino ad oggi era impiegato per l’attacco nucleare.
Da parte russa la risposta non ha tardato ad arrivare e il vice ministro degli Esteri di Mosca Alexander Grushko ha denunciato un approccio offensivo diretto a preparare un conflitto frontale con Mosca.
Tutto ciò che la NATO sta facendo oggi è preparare un possibile scontro con la Russia. La NATO sta aumentando il ruolo delle armi nucleari nella pianificazione militare, e quindi la Russia dovrà cercare misure per eliminare le minacce se i discorsi sullo spiegamento di tali armi in Polonia e in altri paesi diventeranno piani concreti", ha affermato, spiegando che le esercitazioni in corso indicano precisamente che ora tutti i concetti di sicurezza basati sulla cooperazione sono stati abbandonati e “la NATO è tornata agli schemi di sicurezza della Guerra Fredda".


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Vladimir Putin © Imagoeconomica


Nel frattempo Russia e Bielorussia continuano le esercitazioni per il dispiegamento di armi nucleari tattiche, a cui partecipano ora anche che soldati e marinai del distretto militare di San Pietroburgo. Diverse operazioni includono l'uso del sistema missilistico Iskander-M e il coinvolgimento della Marina russa con missili da crociera dotati di testate fittizie.
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato le manovre in risposta al via libera da parte di funzionari occidentali circa possibilità che l’Ucraina possa colpire la Russia con armi occidentali.
Ad amplificare le tensioni ha contribuito certamente anche l’attacco da parte di Kiev, delle stazioni radar di Armavir e di Orsk, cruciali come sistemi di preallarme atti a rilevare i missili balistici intercontinentali in arrivo. Si tratta di attacco che, teoricamente, già oltrepasserebbe le “linee rosse” per l’uso della bomba atomica.
Ormai da mesi, il clima rievoca in toni ancora più drammatici la crisi dei missili cubana del 63’.

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