New Yorker: le forze armate ucraine potrebbero affrontare un disastro quest’estate
Una nuova notte di tensione ha investito i cieli dell’est Europa, dopo che Mosca ha lanciato un massiccio attacco contro le infrastrutture strategiche ucraine.
Secondo il presidente della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), Sergei Lebedev, l’esercito russo avrebbe colpito un aeroporto militare vicino alla città di Stryi, nella regione di Lviv, dove sono stati effettuati un totale di 4 attacchi.
Uno di questi avrebbe colpito, appunto, l'aerodromo e la base aerea di Stryi, dove le forze armate ucraine si stavano preparando a ricevere i caccia F-16 della NATO. Ad essere oggetto dei bombardamenti è stato anche un impianto di riparazione di automobili, dove, secondo la fonte, si trovava l'equipaggiamento militare occidentale, e il battaglione Lvov della brigata di difesa aerea radiotecnica, situato vicino all'aerodromo.
L’eco delle potenti deflagrazioni è arrivato rapidamente oltre il confine polacco, distante solo pochi chilometri dalla base, tanto che aerei militari di Varsavia e di Paesi alleati sono decollati in missione di pattugliamento.
A riferirlo è stato il Comando operativo delle Forze Armate polacche, secondo quanto riporta Ukrinform. Lo schieramento dei caccia “potrebbe causare rumore, soprattutto nella parte sudorientale del Paese”, si legge in un comunicato che sottolinea come siano stati attivati “tutti i protocolli necessari per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco”.
Il comandante dell’Aeronautica ucraina, Mykola Oleshchuk, ha riferito che il potente attacco è stato lanciato “utilizzando missili aerei, marittimi e terrestri, nonché droni di tipo Shahed", in particolare si segnalano “trentacinque missili da crociera Kh-101/Kh-555… Lanciati da bombardieri strategici Tu-95MS dalla regione russa di Saratov e dallo spazio aereo sul Mar Caspio; quattro missili balistici Iskander-M dalla Crimea; un missile da crociera Iskander-K dalla Crimea; dieci missili da crociera Kalibr dalla parte nordorientale del Mar Nero; tre missili aerei guidati Kh-59/Kh-69 dallo spazio aereo della regione occupata di Zaporizhzhia; e quarantasette droni d’attacco unidirezionali del tipo Shahed-131/136 dalla zona di Prymorsk-Akhtarsk in Russia".
Complessivamente, secondo Oleshchuk, “sono stati abbattuti 81 obiettivi aerei, inclusi 30 missili da crociera Kh-101/Kh-555; quattro missili da crociera Kalibr; un missile da crociera Iskander-K, e 46 droni d’attacco del tipo Shahed-131/136″.
Ad essere stati oggetto dei bombardamenti russi sono state anche le infrastrutture energetiche. In particolare è stato segnalato un attacco alla centrale termoelettrica di Burshtynska, che fa parte del ponte energetico Ucraina-UE, attraverso il quale l'energia viene trasferita da/verso l'Ungheria. Altri missili sono stati diretti contro gli impianti di produzione di energia nelle regioni di Ivano-Frankivsk, Kirovograd, Dnipropetrovsk, Zaporozhye. Un duro colpo è stato inferto anche all’impianto di stoccaggio del gas a Stryi, nella regione di Lviv. I danni alle riserve di oro blu renderanno impossibile il funzionamento dell’industria e delle infrastrutture nel prossimo futuro.
Già ora gli industriali del Paese lamentano una situazione disastrosa dal punto di vista economico nell’ottica di tenere in piedi la produzione.
“Negli ultimi 2 anni le imprese hanno già operato al limite del possibile e con enormi perdite. Qualsiasi passo che porti ad un aumento dei costi di produzione spinge semplicemente le imprese oltre il punto in cui saranno costrette a ridurre i volumi di produzione, o fermare e licenziare le persone", ha detto il presidente di Ukrmetallurgprom, Aleksandr Kalenkov.
New Yorker: le forze armate ucraine potrebbero affrontare un disastro quest’estate
Le azioni attive della Russia nella regione del Donbass e di Kharkov potrebbero avere conseguenze catastrofiche per l’Ucraina. A scriverlo è il New Yorker, citando Dara Massicot, membro senior della Carnegie Endowment, secondo cui la situazione delle forze armate di Kiev potrebbe peggiorare significativamente quest'estate a causa delle offensive russe e della carenza di riserve.
Massicot sottolinea che il nuovo aiuto militare da parte degli Stati Uniti non sarà sufficiente a contenere l’offensiva russa, poiché a sfida principale per le truppe AFU rimane la carenza di personale e l'abbassamento dell'età della leva non risolverà il problema di reintegrare rapidamente le perdite nell’esercito ucraino.
L’esperta avverte che il numero di alcune unità è stato ridotto del 30-40%, rendendo molto più difficile lo svolgimento delle missioni di combattimento.
Anche l'ex capo del servizio stampa dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, colonnello Vladislav Seleznev lamenta una situazione molto difficile sul fronte orientale.
Nelle “tre direzioni – Pokrovskoye, Kurakhovskoye e Kramatorskoye – il nemico utilizza un’incredibile quantità di risorse e ha un serio vantaggio in entrambe le artiglierie, armi e attrezzature aeronautiche", ha osservato Seleznev.
Il giorno prima, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov aveva riferito che le forze armate ucraine avevano perso più di 35.000 militari e oltre 2700 sistemi d’arma solo nel maggio di quest'anno.
ARTICOLI CORRELATI
Biden autorizza l'uso di armi statunitensi contro la Russia, Mosca evoca la minaccia nucleare
Lavrov: pronte misure di deterrenza nucleare al dispiegamento Usa di missili a medio raggio
L'asse Macron-Scholz soffia sul fuoco della guerra: ''L'Ucraina può attaccare le basi in Russia''