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New York Times: conquistato il 40% della città. Il leader ucraino: Putin ha a disposizione 10.000 S-300.

Il volo del drone mostra edifici fatiscenti, dilaniati dai bombardamenti. La calma spettrale viene subito spezzata dalla deflagrazione violenta di una bomba aerea pesante ODAB-1500 che, secondo fonti di Mosca, avrebbe colpito un punto di schieramento temporaneo delle forze armate ucraine, base di lancio di droni FPV.
Siamo nella città di Vovchansk, raggiunta martedì dalle forze russe, nel contesto dell’offensiva lanciata su Kharkov. Roman Semenukha, vice capo dell'amministrazione militare nella regione nord-orientale di Kharkiv, ha detto lunedì in televisione che le forze ucraine hanno perso circa il 40% della città, con forze armate RF che spingono da nord.
Secondo il New York Times, le mappe open source del campo di battaglia compilate da gruppi indipendenti, mostrano anche che la Russia ora controlla la parte settentrionale dell’insediamento, che prima della guerra aveva una popolazione di 17.000 abitanti.
Citando analisti e funzionari militari, la pubblicazione spiega che l’obiettivo russo è quello di allontanare le forze ucraine dal confine, per impedire loro di prendere di mira paesi e città russe con l’artiglieria.
Al contempo, come riferito dall’Institute for the Study of war, “Vovchansk è il più grande insediamento immediatamente al confine che fornirebbe ai russi un punto di appoggio vicino alle retrovie russe per preparare e lanciare la seconda fase dell’operazione offensiva”.
"Le forze del Cremlino cercheranno di fare ulteriori progressi nelle prossime settimane e cercheranno di ritagliarsi una zona cuscinetto lungo il confine ucraino", ha detto lunedì il segretario alla Difesa statunitense Lloyd J. Austin, durante un incontro con gli alleati occidentali dell'Ucraina. Al momento Mosca controlla più di 70 miglia quadrate di territorio ucraino nell’area e ha ottenuto le maggiori conquiste territoriali dalla fine del 2022.
I russi rivendicano il graduale livellamento della linea del fronte nella regione, con un avanzamento di 150-200 metri al giorno, "I nostri sono penetrati in profondità nelle difese nemiche da cui hanno scacciato quanti più nemici possibile da tutte le linee", ha affermato Vitaly Ganchev, il responsabile dell'amministrazione militare e civile regionale.
Nel mentre, l'esercito ucraino ha avvertito che le forze armate RF potrebbero aprire un nuovo fronte a nord di Kharkiv, dirigendosi verso la città di Sumy.


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Anche il presidente Volodymyr Zelensky, in un'intervista all'agenzia di stampa Agence France-Presse ha ammonito sul fatto che gli assalti potrebbero essere solo la "prima ondata" di un'offensiva più ampia progettata per indebolire le sue forze già in inferiorità numerica e senza armi.
Secondo il leader ucraino, i russi amplificano il loro vantaggio in termini dal punto di vista delle forze aerospaziali e ha precisato che il Cremlino avrebbe immagazzinato addirittura 10.000 missili S-300.
L’uso quotidiano delle bombe è il loro grande vantaggio. Utilizzo dei sistemi S-300: hanno accumulato 10mila missili S-300. Diecimila sono ancora una volta il loro vantaggio", ha detto al New York Times, condannando il divieto imposto dai paesi occidentali di usare le proprie armi per colpire la Russia.
Zelensky, parlando alla pubblicazione, ha anche esortato gli Stati Uniti e l'Europa a fare di più per difendere il Paese e ha paventato addirittura all’intervento diretto dell’Alleanza Atlantica: “gli aerei della Nato dovrebbero abbattere i missili russi nello spazio aereo ucraino”, ha aggiunto, sottolineando di aver chiesto a funzionari americani di consentire l'uso di missili statunitensi per colpire obiettivi militari all'interno della Russia.
Una proposta avallata anche dal ministro degli Esteri, Dmitro Kuleba.
"Non esiste alcuna argomentazione giuridica, di sicurezza o morale che impedisca ai nostri partner di abbattere i missili russi che colpiscono l'Ucraina dal loro territorio", ha dichiarato durante una conferenza stampa congiunta con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock, riportata dall'agenzia di stampa pubblica Ukrinform. Kuleba ha aggiunto che l'alternativa a questa azione sarebbe fornire all'Ucraina tutti i sistemi di difesa aerea e gli aerei da combattimento necessari per proteggere il proprio territorio dagli attacchi aerei russi.
Secondo il ministro degli Esteri, per le recenti battute d’arresto sul campo di battaglia sono da incolpare “tutti coloro che non stanno facendo abbastanza”.
La Russia è forte, soffriamo di insufficienti forniture di assistenza militare che siamo costretti a compensare con l’eroismo e il sacrificio dei nostri soldati”, ha detto Kuleba, precisando: “Quindi il messaggio principale rimane lo stesso: inviateci tutto. Perché in questi due anni abbiamo dimostrato che quando i nostri soldati hanno tutto ciò di cui hanno bisogno, abbiamo successo, e quando non abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, non lo abbiamo”.

Foto © Imagoeconomica

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