Budanov: “Senza aiuto occidentale sarà catastrofico per noi”
L’offensiva russa è alle porte. A ribadirlo questa volta è stato il capo della direzione principale dell'intelligence del Ministero della difesa ucraino, Kyrylo Budanov che ha parlato di una probabile intensificazione delle ostilità tra la fine di maggio e l'inizio di giugno.
"Le truppe russe lanceranno un'offensiva alla fine di maggio - inizio giugno. Penso che saremo ben preparati per questo momento. E vedremo come andrà oltre. Senza l'aiuto degli alleati occidentali, sarà catastroficamente difficile per noi", ha detto il capo del GUR in un'intervista ai media tedeschi.
Mentre l’esercito ucraino si prepara ad una strenua e disperata difesa lungo una linea del fronte di 600 miglia, costruendo ulteriori fortificazioni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso il peggioramento della situazione per le forze armate.
“La situazione al fronte durante una guerra così calda è sempre difficile. Ma in questi giorni – e soprattutto nella direzione di Donetsk – sta diventando sempre più difficile”, ha detto il presidente ucraino in un discorso serale, non senza fare pressioni per un nuovo pacchetto di aiuti militari da parte dei leader occidentali.
Secondo il Capo di Stato, i paesi occidentali potrebbero proteggere l'Ucraina dal terrorismo russo come lo fanno con Israele, pur non essendo membro della NATO.
“Difendendo Israele, il mondo libero ha dimostrato che questo tipo di unità non solo è possibile, ma del tutto efficace. Le azioni decisive degli alleati hanno impedito il successo del terrore e la perdita delle infrastrutture e hanno costretto l’aggressore a calmarsi. Lo stesso è possibile per proteggere dal terrorismo l’Ucraina che, come Israele, non è membro della NATO. E questo non richiede l’attivazione dell’articolo 5, basta solo la volontà politica”, ha detto Zelensky, accusando l’Occidente di inerzia nel colpire l’Ucraina.
Una dichiarazione che giunge dopo che dall'ambasciatore britannico presso l’Alleanza David Quorrie, ha eclissato le ultime speranze ucraine Kiev di poter aderire al trattato nord Atlantico nel prossimo futuro.
"Non mi aspetto molti progressi su questo tema, principalmente a causa della probabile situazione sul campo", ha spiegato il diplomatico al quotidiano Politico.
In precedenza, il leader ucraino aveva denunciato come Kiev stesse facendo i conti con la carenza di manodopera, proiettili di artiglieria e missili; di conseguenza se il Congresso americano non avesse sbloccato un importante pacchetto di aiuti, il Paese avrebbe “perso la guerra”.
Nel mentre, le Forze Armate russe continuano ad avanzare sul fronte orientale e secondo comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, mirano a catturare la città di Chasov Yar entro il 9 maggio, ponendo le basi per un’importante battaglia per il controllo delle alture a Est, dove la Russia sta concentrando i suoi assalti.
In particolare, il colonello ha spiegato che la situazione su quel settore del fronte è peggiorata, con le forze di Mosca che stanno concentrando gli sforzi a Ovest di Bakhmut, per cercare di catturare l’insediamento prima di spostarsi verso la città di Kramatorsk.
“Le forze di Kiev stanno per ora frenando gli assalti vicino a Chasov Yar e sono state rinforzate con munizioni, droni e dispositivi di guerra elettronica”, ha precisato Syrskyi sul suo canale Telegram.
Nelle ultime ore, secondo l’Institute fo the Study of War le forze russe hanno recentemente compiuto avanzamenti confermati a est della città: filmati geolocalizzati pubblicati il 14 aprile indicano guadagli territoriali a nord-est del Kanal Microraion e lungo un frangivento a sud-est dell’insediamento. L’ISW ha precisato che i combattimenti continuarono vicino al Novyi Microraion, vicino a Bohdanivka; Klishchiivka, Andriivka e Opytne; e più a sud, nei pressi di Niu York.
Il portavoce del gruppo delle forze ucraine Khortytsia, Nazar Voloshyn, ha dichiarato che le forze russe stanno attaccando Chasov Yar e le aree circostanti in piccoli gruppi d'assalto "quasi 24 ore al giorno" e che le direzioni Bakhmut e Avdiivka sono i settori più attivi della prima linea.
Secondo Rob Lee, membro senior del Foreign Policy Research Institute, un think tank di Filadelfia, quella di Chasov Yar si rivelerà probabilmente una battaglia importante in quanto, potrebbe aumentare il tasso di avanzata più in profondità nella regione di Donetsk, c1e parte della prevista offensiva estiva.
Nel merito, il professore associato della LUISS Alessandro Orsini considera la conquista di questo insediamento fondamentale per condurre l’assalto all’importantissima città di Kostiantynivka.
“Kostiantynivka è importantissima perché costituisce uno dei tre bastioni difensivi del Donbass. Una volta presa Kostiantynivka, i russi dovranno prendere anche Kramatorsk, probabilmente la roccaforte più fortificata di tutte, e Sloviansk. A quel punto, Putin avrà chiuso il discorso del Donbass”, ha scritto Orsini su Sicurezza Internazionale.
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