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alternativa-web0Comunicato di Alternativa - 16 novembre 2011
È caduto, finalmente, uno dei governi più corrotti e ridicoli dell’intera storia italiana.



Purtroppo ciò non è avvenuto per effetto di una lotta popolare contro le iniquità sociali volute dal governo Berlusconi, né di una rinascita morale contro la corruzione del paese, né dell’emergere di un progetto politico di superamento delle follie del nostro attuale sistema politico-sociale.

La fine del governo Berlusconi è, al contrario, l’effetto di un attacco concentrico dei ceti dirigenti nazionali e internazionali, che giudicavano Berlusconi (correttamente, dal loro punto di vista) troppo debole per operare il massacro sociale di cui essi hanno bisogno per mantenere il loro dominio e rimpinguare le loro casse.

Berlusconi cade perchè all’interno della sua coalizione esistevano freni alla realizzazione delle scelte antipopolari ordinate da Bruxelles. E soprattutto perchè il governo di centrodestra era privo dell’appoggio delle forze sociali e sindacali necessarie per sopire le legittime proteste alle pretese di rivoltare il mondo del lavoro, il sistema pensionistico e l’assetto dei beni comuni. Grazie al consenso di cui dispone, interno e internazionale, Mario Monti sarà in grado di condurre a termine la distruzione dello Stato sociale molto più efficacemente di Berlusconi. È per questo che è stato messo a capo del governo. Per privarci di tutto quello che due secoli di lotte popolari hanno conquistato: il superamento della povertà, i diritti e i contratti nazionali di lavoro, la scuola per tutti, una pensione decente, l’assistenza sanitaria. Tutto questo verrà cancellato, in nome della mitica “crescita” e dell’Europa.

Ma questo scempio non servirà nemmeno a far ripartire la crescita, perché ci avviterà in una spirale di recessione economica e disperazione sociale. Alternativa denuncia con forza il fatto che il prossimo governo Monti ha l’esplicito incarico di attuare politiche di spoliazione del paese (svendita di proprietà pubbliche, privatizzazioni dei beni comuni), di aggressione al reddito e alle condizioni di vita e di lavoro dei ceti medi e popolari, di distruzione dei diritti; denuncia il ruolo giocato in questa crisi dal Presidente Napolitano, che travalicando i limiti del suo ruolo costituzionale si è fatto strumento di una manovra politica contraria agli interessi popolari; denuncia la secca perdita di democrazia realizzatasi con la riduzione dell’Italia a Stato commissariato da entità straniere e non democratiche come la BCE e il FMI.

L’azione del governo Monti ci renderà tutti più poveri, più precari e meno liberi di oggi.

Alternativa chiama tutte le forze popolari del paese ad una lotta intransigente contro questo governo il cui unico fine è la spoliazione del popolo italiano.

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