Palermo. La vita ricomincia a 82 anni per una donna come Letizia Battaglia: il suo 2017, dopo la sospiratissima apertura del Centro internazionale di fotografia, si chiude con una sorta di incoronazione da parte del “New York Times” che l’ha inserita nella speciale top 11 delle donne di successo nel mondo.
“11 powerful women we met around the world in 2017” è l’elenco di b, pubblicato venerdì scorso sul quotidiano newyorchese, che passa in rassegna un drappello di "scrittrici, diplomatici centenarie e altre donne eccezionali" del 2017.
Tra l’attivista per i diritti delle donne in Arabia Saudita Manal al-Sharif e la scrittrice turca Asli Erdogan, compare anche Letizia Battaglia, ritratta a casa sua da Gianni Cipriano, e scelta per la forza espressiva delle sue fotografie sulla mafia. Immagini, secondo il “New York Times”, valutate come punti di riferimento storici, capaci di ritrarre in profondità la vita siciliana.
E immediatamente la memoria corre al bambino con la pistola e la faccia coperta da una calza nylon come una prova generale per un futuro da rapinatore, la faccia truce di Leoluca Bagarella in manette che scalciò la fotografa accovacciata e a portata di piede, la prostituta uccisa sul suo letto, gli occhi intensi della bambina col pallone, il sangue sulle strade di quella Palermo degli anni Settanta che sparava e tirava a campare.
Un passato che Letizia ha provato, senza riuscirci, a chiudere in un cassetto come un vaso di Pandora, salvo poi rielaborare le stesse immagini con un tocco di speranza femminile.
Il presente di Letizia Battaglia è il nuovo Centro di fotografia ai Cantieri culturali della Zisa, inaugurato, chiuso e adesso riaperto, che promette di diventare un punto fermo della vita cultura della sua Palermo. A cominciare dall’archivio di foto che raccontano la città sulla quale continua a scommettere.
m.d.c.
La Repubblica
Letizia Battaglia nella top 11 delle donne di successo. Parola del Nyt
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