Duomo gremito e tanti rappresentanti del mondo politico, dal Parlamento al Governo, per i funerali di Tina Anselmi, la donna che per prima ricoprì in Italia la carica di ministro proprio 40 anni fa, scomparsa nei giorni scorsi a 89 anni
CASTELFRANCO. Duomo gremito e tanti rappresentanti del mondo politico, dal Parlamento al Governo, per i funerali di Tina Anselmi, la donna che per prima ricoprì in Italia la carica di ministro proprio 40 anni fa, scomparsa nei giorni scorsi a 89 anni. Dai presidenti delle due camere, Laura Boldrini e Pietro Grasso, a quella della commissione Antimafia, Rosy Bindi, passando per il segretario della Cisl, Annamaria Furlan e i ministi della Difesa, Roberta Pinotti, e del Lavoro, Giuliano Poletti, sono in molti quelli che hanno voluto rendere un ultimo omaggio ad Anselmi, che fra le altre cose ha anche guidato la commissione d'inchiesta sulla P2.
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"Una donna, una cristiana, una servitrice del Paese. Nella sua vita ha brillato la fede e la rettitudine. Una grande donna che lascia un ricordo denso di gratitudine che noi desideriamo sia un esempio anche per le generazioni future", ha detto il vescovo di Treviso, Agostino Gardin, concludendo la sua omelia di fronte a una bara coperta dal tricolore. Una "personalità politica" a cui "ho sempre guardo per cercare e di capire quali fossero i suoi valori , per provare a impersonare la politica con quel senso di servizio e di partecipazione solidale e vicina ai cittadini che lei ha sempre dimostrato. Mi ha impressionato sempre la sua semplicità, la sua determinazione e la franchezza con cui riusciva ad affrontare tutte le situazioni, la franchezza innata delle persone migliori", ha detto Pinotti. "Credo sia molto difficile trovare una erede di Tina Anselmi perchè è una persona veramente eccezionale con la meravigliosa caratteristica di riuscire a fare cose molto difficili con una grandissima semplicità e per il suo amore per il lavoro da ministro del lavoro sono particolarmente orgoglioso di poter avere avuto la sua stessa responsabilità. Lei è stata una persona così eccezionale e questa sua capacità di occuparsi del lavoro a partire dalle donne, dalla sua storia personale, dalla relazione con le organizzazioni sindacali. Un'idea molto larga, molto positiva di comunità e di valore del lavoro. Io sono molto commosso ma credo vada testimoniata e trasmessa nel tempo questa caratteristica di grande responsabilità e capacità di affrontare gli impegni con una grande semplicità", ha aggiunto Poletti, che oggi ricopre uno degli incarichi che anche la Anselmi ebbe.
"Un bell'esempio per tanti giovani donne e uomini, mai stata comunque lontana dalla sua gente, sempre in mezzo ai lavoratori e alla sua gente. Credo che quello che ha caratterizzato la sua vita fosse una insaziabile sete di giustizia che ti porta ad andare avanti e ad affrontare le situazioni più complicate. Poi anche a creare intorno un clima positivo che sprona anche gli altri", ha aggiunto Annamaria Furlan della Cisl.
(4 novembre 2016)
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