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All'esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare hanno collaborato i Reparti prevenzione crimine di Lecce e Bari, i Reparti cinofili antidroga della questura di Bari e della Polizia di frontiera di Brindisi e del IX Reparto volo di Bari.
Il capo dell'organizzazione, che si faceva chiamare "Giappone" è stato arrestato insieme agli altri 16 appartenenti del sodalizio criminale, oggetto dell’indagine “Japan” conclusa questa mattina dalla Squadra mobile di Taranto.
Le accuse nei confronti delle persone interessate dall'ordinanza sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla detenzione di armi (anche da guerra), estorsione aggravata dal metodo mafioso, ricettazione, furto e minaccia.
Gli investigatori della Mobile tarantina, avevano avviato le indagini nel 2017 e sono riusciti nel tempo ad individuare la base dell'organizzazione nel quartiere di Paolo Sesto, ma che aveva ramificazioni anche nei quartieri Tamburi e Città Vecchia.
Secondo gli inquirenti alcuni membri del gruppo si occupavano in maniera specifica del trasporto e della distribuzione della merce nelle piazze di spaccio di loro competenza. Inoltre sempre loro avevano anche il compito di procacciare nuovi clienti ai quali vendere le dosi di droga, riuscendo così a disporre di molta liquidità.

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