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Vasche idromassaggio, camini e altri spazi in marmo, mobili di pregio. Vivevano nel lusso "fuori le righe" tipico dei boss di camorra i familiari di Giuseppe Setola - moglie, figli e suoceri - che hanno subito stamani il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della villa da 400 metri quadrati, protetta da alte mura e situata in centro a Casal di Principe (Caserta); per ora continueranno a risiedervi ma se dovesse arrivare la confisca definitiva verranno probabilmente mandati via. Accanto all'immobile dove vivono i parenti del boss, c'è una seconda villa di 120 metri quadrati finita sotto sequestro perché sempre riconducibile a Setola, disabitata e risultata realizzata, sulla base anche di analisi di immagini satellitari, in nove mesi nel 2008, proprio l'anno in cui Setola e i suoi killer scatenarono il terrore nel casertano uccidendo 18 persone, tra parenti di collaboratori di giustizia, imprenditori che si erano rifiutati di pagare il pizzo, e i sei immigrati ghanesi vittime della cosiddetta "strage di San Gennaro". Il valore degli immobili "sfuggiti" alla confisca del 2004, che aveva interessato una buona parte del patrimonio di Setola, ammonta a circa 450mila euro.

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