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"Oggi saremo come commissione Antimafia nella parrocchia di don Maurizio Patriciello a Caivano, a pochi chilometri da Arzano, ed incontreremo Mimmo Rubio e altri giornalisti che, solo per fare il loro lavoro, naturalmente da giornalisti-giornalisti, stanno rischiando conseguenze gravi. Insieme a loro incontreremo sia don Maurizio Patriciello che altri uomini liberi del territorio, perché per fortuna ci sono persone che non accettano la compressione delle libertà e dei diritti anche in territori in cui la presenza della Camorra è asfissiante. Oltre ad esprimere la massima solidarietà nei confronti di coloro che si oppongono al silenzio voluto dalla Camorra, chiediamo che lo Stato sia tempestivo nel fare la sua parte". 
Così si espresso il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, annunciando la visita di questa mattina nella parrocchia San Paolo Apostolo del parco Verde di Caivano. 
Su Facebook, il presidente della commissione Antimafia ricorda il giornalista di Arzano Mimmo Rubio che lavora in un territorio "segnato da situazioni di assoluto degrado, in cui la Camorra prolifera, e dal fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi popolari nel rione della "167", su cui sta facendo un ottimo lavoro il comandante della polizia municipale Biagio Chiariello, supportato dalle altre forze di polizia del territorio. Arzano, con circa 33mila abitanti, è stato sciolto per ben tre volte per infiltrazioni di stampo mafioso, l'ultima volta - ricorda Morra - nel maggio 2019. Mimmo già dal 2018 vive sotto tutela, essendo stato oggetto di reiterate e gravi minacce per l'attività di informazione seria e meticolosa condotta dal sito Arzano News, attività che la Camorra non tollera, ed avendo subito lo scoppio di una bomba carta lanciatagli sul balcone di casa nell'agosto 2018". "Domenica pomeriggio, mentre era in un bar a prendere un caffè con un altro giornalista, Giuseppe Bianco, è stato avvicinato in maniera evidentemente provocatoria da Giuseppe Monfregolo, ritenuto il boss della 167, dal fratello di questi e da un guardaspalle. Tutto - prosegue Morra - si è concluso bene grazie alla lucidità dei due agenti di scorta di Rubio, ma il rischio che la situazione potesse degenerare è stato nuovamente fortissimo".

Foto © Imagoeconomica

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