"Ma la gente dove sta? Qui, tolti i giornalisti e i fotografi, siamo pochi". Lo ha detto don Maurizio Patriciello, il prete di Caivano noto per le battaglie contro le conseguenze della Terra dei Fuochi e la camorra, in piazza con il senatore Sandro Ruotolo ad una manifestazione a Frattaminore (Napoli) indetta dopo l'esplosione di quattro ordigni avvenute nei giorni scorsi. "Forse la gente ha paura? O si è abituata a questo clima?" ha aggiunto don Maurizio ritenendo che entrambe le ipotesi "abbiano diritto di cittadinanza". "Se salterà un bambino per una di queste bombe - ha detto ancora - chi ci darà il coraggio poi di andare a dormire?" "Non è il momento di stare a casa" ha concluso evidenziando che "ad un problema immediato bisogna dare delle risposte immediate". Patriciello ha anche evidenziato che la stampa nazionale non ha parlato dell'esplosione dei quattro ordigni. "Mi chiedo se siamo Italia: sì o no? Siamo Europa: sì o no? E se siamo italiani ed europei - ha aggiunto il sacerdote - vogliamo gli stessi diritti che hanno tutti gli altri cittadini italiani ed europei. Ma noi dobbiamo faticare per chiedere i nostri diritti". A giudizio di Patriciello dinanzi a questi fenomeni "la risposta della politica è lenta" e "tutti quelli che hanno bussato alle nostre porte per chiederci il voto dove stanno?"
Fonte: ANSA
Foto © Davide de Bari
Bombe e Camorra, don Patriciello: ''Cosa facciamo se salta in aria un bambino?''
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