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"Oggi la casa circondariale porta il suo nome e ben presto ci sarà anche una via della nostra città. Abbiamo infatti approvato, in Commissione toponomastica, l'intitolazione a Giuseppe Salvia di una strada nei quartieri Vomero-Arenella, dove risiedeva, perché Salvia vive ancora. La scelta che l'ha fatto uccidere, al contempo l'ha reso immortale". Così l'assessora al Comune di Napoli Alessandra Clemente ricordando, in rappresentanza dell'Amministrazione cittadina, ieri mattina, nel 40ennale dell'uccisione per mano della Camorra, la figura di Giuseppe Salvia, vice direttore del carcere di Poggioreale. "Un uomo che nella sua vita ha scelto di schierarsi dalla parte dello Stato ed ha pagato quella scelta con la vita, ucciso dagli uomini di Cutolo per aver osato 'sfidare' il boss. Quel giorno - ricorda Clemente - alcuni scelsero di cedere alla paura, scelsero la tranquillità, ma non Salvia, che perquisì personalmente Cutolo, attirandosi addosso le ire del boss e diventando un esempio per chiunque combatte la violenza e l'arroganza della Camorra". "Un esempio - ha concluso l'assessora - perché non ha ceduto, con tutta la sua integrità ed umanità, al sistema di potere e al potere che Cutolo rappresentava".

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