Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

La Squadra Mobile della Questura di Napoli e i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e della Tenenza di Cercola hanno eseguito due fermi di indiziato di delitto disposti dalla Dda di Napoli nei confronti di 7 persone legate al clan di Camorra De Luca Bossa, gravemente indiziati del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e al fine di agevolare l'organizzazione di appartenenza. Tra i destinatari figurano anche il figlio e il fratellastro di Antonio De Luca Bossa, detto "Tonin 'o sicc", fondatore del clan e attualmente detenuto in regime di 41 bis. I due provvedimenti riguardano, rispettivamente, un'estorsione commessa nell'ambito della gestione delle abitazioni di edilizia popolare e un tentativo di estorsione continuata nei confronti di un imprenditore. Il primo decreto di fermo, eseguito dalla Squadra Mobile di Napoli, è stato emesso nei confronti di tre indagati tra i quali Umberto De Luca Bossa, 27 anni, figlio di Antonio, considerato attuale reggente dell'omonimo clan. I tre avrebbero richiesto a una donna 5mila euro quale prezzo per conservare il possesso dell'alloggio popolare nel quartiere Ponticelli in cui viveva con il figlio minore. Non disponendo della somma di denaro richiesta, a seguito delle minacce ricevute, la vittima è stata costretta ad allontanarsi per evitare ulteriori ritorsioni. Il secondo provvedimento, eseguito dalla Compagnia dei Carabinieri di Torre del Greco e dalla Tenenza di Cercola, è stato emesso nei confronti di 4 indagati, tra i quali Giuseppe De Luca Bossa, 43enne fratellastro del fondatore del clan, e riguarda un tentativo di estorsione continuato commesso nei confronti di un imprenditore che, dopo aver subito il 9 settembre gravi danni alla propria concessionaria di auto a causa dell'esplosione di un ordigno artigianale, ha ricevuto una richiesta estorsiva di 50mila euro. Il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tutti gli indagati.

Fonte: AdnKronos

Foto © Imagoeconomica

TAGS:

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos