di AMDuemila
Era stato scarcerato da poco dopo aver trascorso 16 anni dietro le sbarre Raffaele Gallo, 56 anni. Questa mattina intorno alle 10.50 due sicari a San Giorgio a Cremano (comune alle porte di Napoli) si sono avvicinati a lui e gli hanno esploso contro otto colpi di pistola in via Luca Giordano uccidendolo. Gallo era ritenuto vicino al clan Vollaro, che per anni ha controllato il comune di Portici (Napoli) ma che adesso non ha più uomini sul territorio. La pista battuta in queste ore dalla polizia porta al fratello Giovanni e alla scelta di collaborare con la giustizia diversi anni fa. L'agguato contro Raffaele potrebbe essere una vendetta trasversale contro Giovanni che ha squarciato il muro di omertà in un clan, quello dei Mazzarella di San Giovanni a Teduccio, quasi indenne da pentiti. In particolare il fratello della vittima ha accusato il boss Vincenzo Troia e i fratelli Giuseppe e Andrea Attanasio di essere mandanti ed esecutori materiali del delitto del 2011 nel quale perse la vita il meccanico innocente Vincenzo Liguori, padre della giornalista del Mattino Mary, colpito al cuore da un proiettile vagante nella sua officina. Il vero obiettivo era Luigi Formicola, anch'egli ucciso nel raid. Condannati in primo e secondo grado all'ergastolo furono assolti in corte d'Assise d'Appello dopo un rinvio dalla Cassazione.
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Camorra: fratello di un pentito torna in liberta' dopo 16 anni, freddato da sicari
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