La denuncia delle vittime e il blitz dei Carabinieri
28 aprile 2015
Sono finiti in manette i due estorsori di Maddaloni (CE) grazie alla denuncia delle vittime. E’ di stamattina all’alba il blitz dei Carabinieri della Compagnia di Maddaloni, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Lai Giuseppe e Guzzo Giovanni, entrambi classe '75 e residenti a Maddaloni, ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa, nonché di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà di cui all’articolo 416 bis. L'attività investigativa, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica Landolfi Luigi, dal Procuratore Aggiunto Giuseppe Borrelli della DDA di Napoli e diretta dal Procuratore Capo Giovanni Colangelo, ha evidenziato che Lai, in concorso con Guzzo, ha tentato un’estorsione ai danni di operai delle ditta Energia e Telecomunicazioni ETL, impegnata nella realizzazione di canali per l 'installazione delle fibra ottica per conto della Telecom nel comune di Maddaloni ed altri limitrofi. In particolare le indagini hanno evidenziato che i due, con lo scopo di favorire l 'organizzazione camorristica denominata "Clan Belforte-fazione di Maddaloni", oltre ad affermare la supremazia del sodalizio sul territorio di competenza, hanno utilizzato metodi tipicamente mafiosi tentando di costringere le vittime a versare somme di denaro, a titolo di tangente, in cambio dell'autorizzazione a poter proseguire i lavori. “Fondamentale – si legge nella nota dell’Aggiunto - per acquisire gli elementi di prova a carico di Lai Giuseppe e di Guzzo Giovanni, ha avuto la denuncia delle persone minacciate che, appoggiate e sostenute anche dal titolare delle ditta, non hanno avuto esitazione e timore nel denunciare le diverse richieste estorsive subite e nel riconoscere i responsabili in sede di ricognizione fotografica”.
ilvelino.it
Camorra, in manette tentano estorsione nei confronti di operai a Maddaloni
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